Grosso guaio all’Esquilino – La leggenda del kung fu, di YouNuts

Gioca su toni leggeri, dialoghi disimpegnati, e snodi narrativi abbastanza prevedibili, il tutto confezionato all’interno di una cornice che trasuda nostalgia nei confronti del B-movie. Su Prime Video

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Al quarto lungometraggio della loro carriera, il duo romano degli YouNuts!, dopo il precedente Con chi viaggi, riprende la prolifica collaborazione con Lillo, personaggio dello spettacolo italiano su cui Prime Video ha deciso di puntare con decisione dopo il grande successo di Lol  – Chi ride è fuori.

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In conformità a quanto fatto con i precedenti lavori, la coppia di registi prosegue la propria poetica di omaggio e citazionismo nei confronti di modelli più o meno definiti di cinema. Se con Sotto il sole di Riccione lo sguardo era puntato alla commedia vanziniana, se con Altrimenti ci arrabbiamo il dialogo veniva intrapreso con lo storico buddy movie del 1974 con Bud Spencer e Terence Hill, ora l’omaggio risulta altrettanto esplicito già nel titolo che richiama Grosso guaio a Chinatown di John Carpenter, cult movie in cui si ibridano buddy movie e wuxia cinese. Grosso guaio all’Esquilino: La leggenda del kung fu parte da queste basi ma le inserisce all’interno di un ecosistema narrativo senza troppe pretese. Le arti marziali si uniscono alla scanzonata commedia teen movie, ambientata tra le case del quartiere romano dell’Esquilino.

A pochi passi dal Colosseo, infatti, Davide (Riccardo Antonaci) trascorre le proprie giornate, scappando dal bullo di quartiere e cercando di conquistare il cuore di una ragazza di nome Yasmin. L’incontro con il suo idolo Martino (Lillo), un ex-attore e pseudo maestro di kung-fu, potrebbe segnare una svolta nella vita di Davide.

Il film di Niccolò Celaia e Antonio Usbergo gioca su toni leggeri, dialoghi disimpegnati, e snodi narrativi abbastanza prevedibili, il tutto confezionato all’interno di una cornice che trasuda nostalgia nei confronti dell’epopea del B-movie a cavallo tra anni ‘70, ‘80 e ‘90. Purtroppo, l’operazione più o meno convincente con l’omaggio a Bud Spencer e Terence Hill, in questo caso rimane incastrata all’interno di deboli dinamiche legate al teen movie e a personaggi fin troppo stereotipati. Il film riesce, a tratti, a strappare qualche sorriso, anche grazie ad un interpretazione tutto sommato convincente di Lillo, sempre più legato visceralmente alle sfumature psicofisiche del suo personaggio televisivo.

Regia: YouNuts
Interpreti: Lillo Petrolo, Carolina Crescentini, Riccardo Antonaci, Giorgio Colangeli, Yoon C. Joyce, Ludovica Nasti
Distribuzione: Prime Video
Durata: 89′
Origine: Italia, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5
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Il voto dei lettori
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