I Premi del Matera Film Festival 2023

Premio al miglior film al Matera Film Festival 2023 assegnato a A Childless Village di Reza Jamali, miglior corto “A.O.C.” di Samy Sidali. Ecco tutti i premi della manifestazione

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É terminata la quarta edizione Matera Film Festival 2023, che il 7 ottobre, ha decretato i suoi vincitori. La giuria della sezione Feature, presieduta da Peter Greenway e composta da Lisa Nur Sultan, Paola Randi, Francesca Cualbu e Marita D’Elia ha consegnato il premio al miglior film a A Childless Village di Reza Jamali, ”Un film – si legge nella motivazione – che tenta di fare un film su un film, un tentativo di trasformare le bugie in verità, un film che riconosce la propria artificialità. Questa artificialità è evidente, ed è legata a una considerazione sensibile e dolorosa del potere femminile, creata da una disinformazione che deve essere corretta”.

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Il premio alla miglior intepretazione è andato invece a Tenuun-Erdene Garamkhan, protagonista de  L’ultima luna di settembre di Amarsaikhan Baljinnyam. Per la giuria ecco Garamkhan possiede “una presenza scenica e capacità espressiva sorprendenti, in grado di mostrare con intensità nello stesso tempo la tenerezza e la fragilità dell’infanzia e la determinazione di un uomo. Il premio al miglior documentario è stato invece assegnato a The Promise di Leonardo Antonio Avezzano, ”Per aver affrontato con coraggio una narrazione inusuale e originale, per aver portato il “cinema” al servizio di un sogno irrealizzabile. Seppur con alcuni momenti non completamente riusciti, il documentario “The Promise” ha il pregio di portare lo spettatore a scalare quella montagna insieme al protagonista”.

Infine, la giuria della sezione Short, composta dal regista Stefano Cipani e delle attrici Manuela Spartà e Nadia Kibout si è così espressa ha insignito del premio al miglior cortometraggio “A.O.C.” di Samy Sidali ”Un film che affronta con estrema intelligenza il tema della rinuncia della propria identità e dimostra una chiara consapevolezza stilistica e narrativa utilizzando un tono ironico che annienta ogni retorica.

Menzione speciale a Fàr di Gunnur Martinsdóttir Schlüter per ”l’originalità, la profondità emotiva e il rigore formale. Il film mostra con semplicità e chiarezza il sentimento di indifferenza con cui questa donna decide di agire ascoltando il suo sentire”. Menzione al  miglior attore invece a Marco Rivolta presente in Talafì di Giovanni Merlini ”Per il suo sguardo calamitico che ci accompagna in un angosciante triangolo affettivo sullo sfondo della natura selvaggia che l’uomo tenta di dominare con altrettanta violenza”.

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