Ci sono artisti con cui ognuno di noi cammina assieme per tutta la vita. Attori, scrittori, cantanti… Artisti che non ci lasciano mai soli. Li troviamo dentro un film, dentro un libro, dentro una canzone. È come tornare a casa. È come fermare le lancette. Non importa quanto cambiamo: loro sono là. Rassicuranti, solidi, necessari. E uno di loro, senza ombra di dubbio, è Takeshi Kitano.

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In Concorso per la Palma d’oro al Festival di Cannes 2010 col film Outrage, torna quest’anno al prestigioso Festival con l’anteprima di KUBI, interpretato dall’attore Ken Watanabe. Adattato dall’omonimo libro di Takeshi Kitano del 2019, questo film storico e d’azione si ispira all’incidente reale di Honno-ji, che ha segnato la storia del Giappone nel 1582.

Nel 2021 Netflix ha lanciato il film Asakusa Kid, basato sul libro omonimo scritto dal regista nipponico, che narra l’inizio della sua carriera come comico. Classe 1947, è stato una folgorazione per il cinema, pochissimi registi sono riusciti a congegnare un cinema iperbolico, dissacrante e nello stesso tempo ieratico. Nato come comico, successivamente approda in TV diventando uno dei nomi più famosi dell’intrattenimento giapponese.

Finalmente nel marzo 2022, dopo anni in cui si chiedeva a gran voce il suo ritorno, la notizia tanto attesa: una nuova edizione di Takeshi’s Castle. Le nuove puntate vedono il ritorno di Takeshi Kitano, ideatore del game show. Oltre ad essere autore delle prime edizioni, Kitano è anche presente fisicamente nel gioco, proprio nei panni dell’antagonista, il conte Takeshi, che i giocatori devono in tutti i modi sconfiggere per arrivare alla vittoria, pari ad 1 milione di yen. Le nuove puntate sono disponibili su Prime Video dal 21 aprile.

Sono in molti a ricordare con nostalgia le sfide che si susseguivano una dopo l’altra e che vedevano cadere, in inciampi ed errori tragicomici, i 100 partecipanti pronti a mettersi in gioco con prove di resistenza sempre più divertenti e disparate. Al loro fianco il Generale Tani, loro alleato e sovrintendente di ogni sfida, ma anche molti altri personaggi bizzarri, che avevano l’obiettivo di infastidire i giocatori e farli perdere.

I concorrenti “sopravvissuti” a tutti i game avevano l’opportunità di arrivare alla sfida finale, al cospetto di Takeshi e i suoi scagnozzi. Lo scopo? Conquistare il suo castello a suon di pistole laser, in groppa a curiosi carri armati.

Takeshi’s Castle, che nel suo Paese d’origine, il Giappone, andò in onda dal maggio 1986 all’aprile 1989, ottenne anche in Italia un incredibile successo grazie alla versione curata e reinventata dalla Gialappa’s Band. Questo grazie anche al suo tono divertente e sopra le righe. Trasmesso sui canali K2, Boing e Cartoon Network, nel nostro Paese il titolo originale non era Takeshi’s Castle, bensì Mai dire Banzai ed era commentato da personaggi come Lillo e Greg, Germana Pasquero, Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli.

Ci auguriamo che le nuove puntate possano riportare in auge questo programma indimenticabile, esportato in ben 150 Paesi.

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