Il mondo di Lynch tra deliri e ossessioni e la rapina di Costner

in uscita questa settimana "Muholland Drive" di Lynch, "La rapina" di Demian Lichtenstein, "The Shipping News" di Lasse Hallström e dall'Australia "The Bank"

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Questa settimana si parla o si dovrebbe parlare d’amore. Gli innamorati si scrivono messaggi d’amore mentre l’amore e il rispetto per il cinema in Italia ancora ne deve fare di strada. Se si parla di amore e’ anche giusto sottolinare che nel nostro paese, non ha raggiunto la collocazione che si meriterebbe. Perche' ancora bisogna combattere affinche’ certi atti barbarici abbiano fine. Oltre al discutibile sistema usato da alcune case di distribuzione nell’assegnazione del titolo in italiano (che a volte stravolge il senso dell’originale), per esempio si potrebbe anche parlare dell’italica consuetudine della casareccia interruzione, (“cosa un’intermission?” direbbe l’allibito spettatote americano o europeo), grazie alla quale si arricchiscono i gestori del cinema vendendo gelati e popcorn in sale a prezzi da furto. E i passi in avanti fatti da alcuni coraggiosi, non hanno riscosso un grande seguito.
Nella settimana di San Valentino, in cui gli innamorati veri e presunti tali, si festeggiano e festeggiano anche quelli che non vogliono essere festeggiati, solo un film parla direttamente di amore: "I perfetti innamorati" di Joe Roth, in cui in un esilarante gioco di coppie e di messe in scene i protagonisti si rincorrono per farsi pubblicita’. Tra le uscite naturalmente spicca il nuovo film di David Lynch. "Muholland Drive", pellicola dai toni forti, che vede protagonista una strada, che diventa al tempo stesso metafora del mondo del successo, nel quale confluiscono i sogni occulti e desideri di uno dei piu’ visionari registi statunisti, sempre in bilico tra apparenza e realta’ dove l’uomo si riscopre demone. Dopo un film solare, equilibrato (fortunata parentesi nella filmografia lynchiana) come "Una storia vera", il regista ritorna a quelli che sono i suoi temi preferiti dove tutto e’ il contrario di tutto.
E poi ancora "The shipping news", ultima fatica di Lasse Hallström, opera che dopo pellicole come "L’ultimo sogno", riporta in auge un genere intimista, dove il protagonista dopo aver percorso un viaggio all’inferno della propria tormentata coscienza ritrova se stesso e la propria voglia di vivere.
Dall’Australia arriva invece "The bank" di Robert Connolly, film in cui riaffiora il tema di una societa’ spersonalizzata, arida e cupa sempre piu’ in balia a se stessa e ale leggi del dio danaro. Una cupa visione di un universo post-consumista, in mano a uomini che controllano il destino dell’intera umanita’.
Concludono le uscite "Danni collaterali" di Andrew Davis, la cui uscita e’ stata piu’ volte rinviata negli Stati Uniti dopo l’11 settembre, che vede tra l’altro la presenza di Francesca Neri a fianco di Schwarzy, un film d’azione in un cui il cittadino qualunque sfiduciato prende in mano la situazione per compiere la propria giustizia e "La rapina" di Demian Lichteinstein, in cui un gruppo di delinquenti (tra cui Kevin Costner e Kurt Russell) travestiti da Elvis Presley tentano di fare a Las Vegas il grande colpo a un casino’ durante le celebrazioni dell’indimenticabile (e indimenticato) cantante.

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