La prima regola, di Massimiliano D’Epiro

Presentato al Festival del Cinema Europeo di Lecce, il film è un lavoro di buona fattura, nonostante si basi su uno spunto di partenza che potrebbe apparire abusato. In sala dal 1 dicembre

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Una scuola di periferia, piena di ragazzi che vivono ai margini di una società che sembra completamente disinteressata a loro, un professore di storia dal passato tormentato che prende a cuore la causa e diventa il loro preferito, un concorso scolastico speciale che è una via verso la redenzione. Per il suo lungometraggio D’Epiro si è affidato al testo teatrale di Vincenzo Manna, con il quale ha lavorato alla sceneggiatura. Il film è senza dubbio ben diretto, con momenti particolarmente illuminati e con una linea generale che funziona quasi alla perfezione. Anche dal punto di vista dei dialoghi, non si può negare che ci siano passaggi ben scritti, che riescono a togliere, almeno in parte, la costante sensazione di aver già sentito questa storia.

La denuncia politica in La prima regola è evidente, arrabbiata. Ai sei ragazzi protagonisti e alle loro storie solo superficialmente accennate, si affianca infatti un problema che coinvolge l’intera periferia (il film è stato girato a Bari), quello dello “Zoo”, centro di assistenza ai migranti ormai divenuto campo profughi. Questo elemento rimane però un po’ in bilico rispetto ai piani narrativi aperti inizialmente. Ci sono infatti un paio di momenti in cui il film perde il filo del discorso, nonostante la qualità della regia si mantenga sempre molto buona, dal punto di vista di composizione della scena e di direzione degli attori. L’ottimo gruppo di giovani interpreti (ben diretto e quindi maggiormente performante) è affiatato e funziona. Il casting è perfetto, e ottima anche l’interpretazione di Marius Bizău.

Senza dubbio La prima regola vuole provocare e inserirsi in un certo filone del cinema italiano, e dimostra come bravi registi (come D’Epiro) e bravi attori (come quelli di questo cast corale) riescano a costruire una solida espressione artistica anche quando la sceneggiatura avrebbe potuto osare un po’ di più.

 

Regia: Massimiliano D’Epiro
Interpreti: Marius Bizau, Haroun Fall, Andrea Fuorto, Ileana D’Ambra, Luca Chikovani, Cecilia Montaruli, Antonia Fotaras, Fabrizio Ferracane, Darko Peric
Distribuzione: Notorious Pictures
Durata: 96′
Origine: Italia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.9
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Il voto dei lettori
2.5 (2 voti)

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