LIBRI DI CINEMA – “La trappola del testo sul primo Kubrick”, di Saverio Zumbo

la trappola del testo sul primo kubrickRileggere il primo Kubrick alla luce dell'analisi enunciativa e psico-analitica dei testi filmici, questo è l'obiettivo che si pone Saverio Zumbo in La trappola del testo nel primo Kubrick. Edito dalla Falsopiano, il libro si sofferma sull'esordio del regista, cercando di tracciare un filo che attraversa tutta la sua produzione, partendo, prima ancora che dai cortometraggi, dalle sua carriera di fotografo fino a giungere al suo ultimo lavoro, Eyes Wide Shut, rimarcando però la netta discontinuità che c'è tra i suoi primi lavori e la produzione “matura”

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La trappola del testo sul primo Kubrick

Saverio Zumbo

Edizioni Falsopiano

Febbraio 2012

Pag. 159, euro 15

 

Rileggere il primo Kubrick alla luce dell'analisi enunciativa e psico-analitica dei testi filmici. Questo è l'obiettivo che si pone Saverio Zumbo, insegnante di Storia e Teoria del Cinema presso l'Università di Genova, nel suo nuovo libro intitolato La trappola del testo nel primo Kubrick. Edito dalla Falsopiano Cinema, il libro si sofferma sull'esordio del regista, cercando di tracciare un filo che attraversa tutta la sua produzione, partendo, prima ancora che dai cortometraggi, dalle sua carriera di fotografo fino a giungere al suo ultimo lavoro, Eyes Wide Shut, rimarcando però la netta discontinuità che c'è tra i suoi primi lavori e la produzione “matura”.

Diviso in sei capitoli che ripercorrono cronologicamente le tappe principali della prima parte della sua carriera, il libro ha il merito di fare in modo che il lettore percepisca dettagli o punti di vista nuovi e illuminanti sul pensiero del regista di The Shining.  Prendendo in esame le foto che Kubrick scattò per la rivista Look, dal '45 al '49, e che definisce “la preistoria” del suo cinema, Zumbo parte alla ricerca di quegli elementi psicologici ed estetici che costituiscono il fulcro embrionale della sua poetica. L'obiettivo della macchina fotografica è il primo mezzo attraverso il quale il futuro cineasta racconta le sue storie, preannunciando temi che saranno alla base di tutti i suoi lavori. Analizzando poi i primi cortometraggi come Day Of The Fight, del 1949, nel quale Kubrick pone in essere un tema chiave del suo cinema, quello del doppio, l'autore si sofferma sull'analisi del primo lungometraggio del regista: Fear And Desire. Film uscito nelle sale nel 1953, è stato abortito dal regista che per anni ha osteggiato la sua distribuzione come nel tentativo di mettere in atto una damnatio memoriae della sua prima pellicola. Zumbo sottolinea come in Fear And Desire sia presente tutto l'universo dei suoi film, come se Kubrick avesse giocato a carte scoperte, permettendo all'avversario, in questo caso lo spettatore, di vedere le sue mosse, anticipando quelle che saranno le linee portanti del suo lavoro. Molto interessante il binomio d'analisi realizzato da Zumbo. Da una parte si sofferma sugli aspetti psicologici che muovono i protagonisti che simboleggiano rimandi al tema del doppio (“perturbante” in Freud e “ombra” in Jung), costante nel cinema di Kubrick (basti pensare a The Shining o a Lolita), dall'altro analizza i dialoghi di Fear And Desire per evidenziare al meglio le sfumature e sottigliezze celate dietro le parole del testo.

L'analisi del primo film di Kubrick serve a Zumbo come  trampolino di lancio per addentrarsi nel mondo kubrickiano, accennando ai film diretti dopo Lolita, una sorta di spartiacque che demarca un prima,  rappresentato da un cinema definito “autoriflessivo ” e un dopo, influenzato da una maturità umana e artistica, nella filmografia del regista.  Grazie agli spunti riflessivi dati dall'autore, il cinema di Kubrick, acquista una nuova prospettiva per lo spettatore medio e  afferma per l'appassionato la molteplicità di livelli strutturali sui quali si basa la poetica cinematografica del regista di Arancia Meccanica. Affrontando temi non sempre di facile comprensione, Zumbo, ha il pregio di saper mantenere il filo dell'analisi, accompagnando il lettore/spettatore nella scoperta di un Kubrick in parte inedito. Il regista, forse inconsciamente ha dato, grazie alle  parole di Corby, uno dei protagonisti del successivamente osteggiato Fear And Desire, la chiave per capire il suo processo lavorativo: “ Una volta che hai capito come funziona una trappola per topi, se sei abbastanza intelligente, puoi utilizzarla come trampolino”.

 

 

 Indice

Capitolo Primo

La preistoria

 

Capitolo Secondo

“A trick we perform when we'd rather not die immediately”

 

Capitolo Terzo

Gli Orizzonti di Gloria

 

Capitolo Quarto

Quando si dice il destino

 

Capitolo Quinto

Strano amore

 

Capitolo Sesto

La trappola del testo

 

Appendice:

I dialoghi di Fear and Desire

 

Filmografia

 

Riferimenti bibliografici

 

 

 

 

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