MFF 2023 – Matera Film Festival, dal 30 settembre

La quarta edizione del Matera Film Festival durerà otto giorni. Presenti Peter Greenaway e Terry Gilliam, rispettivamente nelle giornate del 5 e del 6 ottobre

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Dal 30 settembre al 7 ottobre, “la città dei sassi” è pronta ad ospitare la quarta edizione del Matera Film Festival. La manifestazione, presieduta da Dario Toma e affidata alla direzione artistica di Donato Santeramo e generale di Nando Irene, prevede, oltre alle 26 opere selezionate (15 cortometraggi, 6 lungometraggi e 5 documentari) anche diversi eventi collaterali.

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Due su tutti, la masterclass, il 5 ottobre, di Peter Greenaway, che racconterà il suo percorso artistico, lo sviluppo dei progetti cinematografici e ragionerà del rapporto tra arte e cinema, e la Masterclass di Terry Gilliam, che incontrerà il pubblico il 6 ottobre.

Seppur non direttamente, la mente creativa di Terry Gilliam è omaggiata anche dalla locandina ufficiale di quest’anno, realizzata ancora una volta dal direttore creativo e visual artist, Silvio Giordano.

I protagonisti della stessa, sono dei bambini in cammino verso un futuro misterioso ed un salto evolutivo dell’umanità. Proprio come raccontato da Gilliam, nel suo L’esercito delle 12 scimmie.

All’interno delle tre sezioni concorsuali troviamo opere diverse tra loro per origini e tematiche. 15 cortometraggi, 6 lungometraggi e 5 documentari, provenienti da Iran, India, Francia, Islanda, Giordania, Messico, Norvegia e Grecia, solo per citarne alcuni.

Tra le numerose opere che verranno proiettate, ne spiccano alcune per urgenza narrativa e attualità tematica. Tra di esse, ad esempio, Split Ends di Alireza Kazemipour, che ragiona degli effetti sociali e politici dell’intolleranza, Donde los niños no sueñan di Stefano Sbrulli, incentrato sulle nefaste conseguenze delle azioni dell’uomo sulla natura, Una comedia muy moderna di Fan Yang, film sulle ipocrisie derivanti dal politically correct e Nothing’s Left di Davide Pellino, sulle relazioni interpersonali sempre più compromesse da una modernità cieca ed insensibile ad emozioni e sentimenti.

Qui l’elenco completo delle opere in concorso.

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