Mirabile visione: Inferno, di Matteo Gagliardi

Un film illustrativo e sicuramente utile per una didattica sulla Divina Commedia. Ma sono insufficienti e fuggevoli le riflessioni e i tratti che legano i tempi di Dante ai nostri. Da domani in sala.

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È solo alla fine che trova conferma l’intento didattico di Mirabile visione: Inferno, quando la macchina da presa, allontanandosi dal primissimo piano di Benedetta Buccellato – che ha accompagnato insieme a Luigi Diberti, nei panni di un prete, la visione del film – si scopre che le sue riflessioni con le quali si leggevano i versi di Dante in chiave attuale, erano il contenuto di una lezione, parole rivolte ai più giovani affinché entrassero con cognizione nella universalità che il poema conserva e nella contemporaneità del viaggio ultraterreno del poeta fiorentino.

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D’altra parte il film di Matteo Gagliardi procede sempre in quella direzione con un chiaro intento didattico, con un andamento didascalico quanto alla parte più strettamente legata all’attualizzazione delle elaborazioni dantesche con la chiara volontà di fare riscoprire il piacere di una lettura contemporanea dei versi e non strettamente vissuta in esclusiva funzione delle vicende coeve ai tempi del poeta.

Forse di più larga percepibilità sono le riflessioni del prelato, che ovviamente si sofferma sul carattere non strettamente immanente dell’insegnamento dantesco in relazione con i principi di un cristianesimo aggiornato agli anni che viviamo.

Nell’ottica del senso del poema, inteso come viaggio anche visionario, non sono solo i dipinti di Francesco Scaramuzza, artista dell’Ottocento che per l’opera dipinse 243 tele, ad accompagnare la visione, ma altrettanto pregevole è la ricerca di piccoli o grandi tesori d’arte disseminati nel nostro Paese, il cui elenco nei titoli di coda costituisce prezioso vademecum per una visita ai luoghi alla ricerca di quelle opere.

Questi i pregi e i limiti di un film illustrativo e sicuramente utile per una didattica per mezzo della quale esaltare i caratteri della Divina Commedia speculando sulla loro adattabilità ad ogni tempo a conferma del suo carattere immortale e senza tempo. Più di un dubbio sorge su una diversa finalità del film che se escluso da quell’ambito, tranne che in qualche possibile passaggio, diventa materia già nota a chi ha affrontato la sua lettura e riflettuto sul suo carattere di opera eterna. La voluta immediatezza dei collegamenti tra l’ieri e l’oggi, proprio in vista di quegli scopi essenzialmente didattici, rendono a volte per i più informati, insufficienti e fuggevoli le riflessioni e i tratti (ecologia, malaffare, speculazioni finanziari, fame, guerra etc.) che legano i tempi di Dante ai nostri. Il film, escludendo la complessità che governa ogni singola questione o comunque tutte le questioni nella loro globale unità, conferma una certa superficialità dell’analisi e un troppo semplicistico raggiungimento delle conclusioni.

 

Regia: Matteo Gagliardi
Interpreti: Luigi Diberti, Benedetta Buccellato
Distribuzione: Starway Multimedia
Durata: 93’
Origine: Italia, 2023

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
Sending
Il voto dei lettori
2.84 (19 voti)
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