L'ARTICOLO DELLA SETTIMANA
“Persepolis”, di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud
Adattamento animato dell’omonima comic-strip ideata e disegnata dall’artista Marjane Satrapi (che del film è anche regista insieme a Vincent Paronnaud) che attraversa d’un fiato tutta la storia moderna dell’Iran, dal 1978 ad oggi, “Persepolis” è un’opera cupa ma è capace di molta leggerezza e l’ironia. Premio della giuria al 60° Festival di Cannes e candidato all’Oscar come miglior film d’animazione – Intervista a Marjane Satrapi
“Il futuro non è scritto – Joe Strummer”, di Julien Temple

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Scuola di Cinema Triennale 2025-2026: aperte le iscrizioni!

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Come un alieno del suo Le ragazze della terra sono facili, Temple capta e riassembla un immenso repertorio della cultura popolare di questo Pianeta attraverso le note ed i versi di Strummer, per poi frullarlo in un reportage tutto personale da mostrare ai suoi simili lì a bordo dell’astronave
“Il mattino ha l’oro in bocca”, di Francesco Patierno
Dal romanzo Il giocatore di Marco Baldini, un film notturno ma mai inquietante che talvolta depista verso soluzioni visionarie piuttosto fini a se stesse. Rispetto all’ottimo esordio di Pater Familias, il cineasta perde quella folgorante sporcizia e quel crudo realismo del primo film, affidandosi invece a una narrazione tradizionale e a uno sguardo molto più anonimo che mette semplicemente in scena quello che si deve mostrare. Bravi soltanto Germano e la Chiatti
“Rendition – Detenzione illegale”, di Gavin Hood
Diretto dal regista Gavin Hood (Oscar per Tsotsi), è un film che vorrebbe indagare, indignare, incolpare e invece finisce solo con l’essere lo specchio dove sentirsi tutti più buoni o più cattivi, dipende solo da quale lato ci si guarda. Questa pellicola sta all’impegno civile come Antonioni allo slapstick. Presentato nella sezione “Premiere” alla Festa del Cinema di Roma
“La rabbia”, di Louis Nero
La rabbia guarda certamente alle varie generazioni di registi votati non alla scrittura/struttura bensì all’improvvisazione, ma questo supposto amore per il cinema sembra privo di passione, e presto si trasforma in violenza omicida. A salvare lo spettatore, solo un'ironia interattiva
MOVIEWEB – Campagne virali…
Il viral marketing sul web sta contagiando le campagne di lancio di molte pellicole in arrivo nelle nostre sale. Una vertigine dello sguardo tra finzione e realtà. L’idea chiave del viral marketing è la fusione di media che in simbiosi tra di loro avvolgono e guidano lo spettatore nella ricerca degli indizi seminati nel web. Il caso Cloverfield.
“Prospettive di un delitto”, di Pete Travis
Macchinoso e ripetitivo, il meccanismo del film costringe la pellicola a ritorcersi e a tornare indietro su se stessa ogni quarto d'ora per mostrarci l’accaduto attraverso lo sguardo di un altro di questi otto ‘occhi tecnologici’. Per fortuna però, dopo un’ora lo script diventa all’improvviso pasticciato, confuso, smarrendo tutto lo smalto dell’ingranaggio perfetto di partenza e il film allora decolla con un paio di efficaci sequenze action.
DVD – "La Ronde – il piacere e l'amore", di Max Ophuls

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LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO di SENTIERI SELVAGGI

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Un classico immortale, il capolavoro di Max Ophuls. Un circo musicale dallo stile modernissimo e raffinato che dietro la patina leggiadra nasconde un’immensa disillusione sulla natura delle relazioni umane. Dalla Dolmen
“Rec”, di Jaume Balaguerò e Paco Plaza
E’ guerra. Dentro e oltre l’horror(e). Balaguerò penetra col suo film-reportage dentro un altro condominio di morte. Proprio come nel precedente Para entrar a vivir. Il suo è però un cinema sempre più aggrovigliato dentro una struttura pensata, quasi troppo consapevole ed esplicito nella sua arguzia teorica. Presentato fuori concorso al 64° Festival di Venezia
SPECIALE “IL PETROLIERE” – In God We Trust
Religione e danaro, strumenti di potere, sembrano ormai indistinguibili, ma devono scontrarsi per compiere fino in fondo il loro immutabile destino. Nel film di Anderson lo scontro diventa palese, inevitabile. Totem contro totem, è vero, ma due totem che in fondo sono uguali e complementari. E’ come se Daniel ed Eli sentissero di essere legati da una sorte comune: quella di essere il fulcro di una storia collettiva, che ha preso una strada diversa da quella immaginata dagli antenati, gli antichi padri fondatori
Box Office USA: Vantage Point, un week-end da outsider
Nell'ennesimo fine settimana pigro, un altro film outsider batte i pilastri del mese: Vantage Point, thriller dell’esordiente Pete Travis, si prende la vetta umiliando i più quotati The Spiderwick Chronicles e Jumper, in crollo verticale. Delude Be Kind, Rewind di Michel Gondry, che si piazza al nono posto con una media per sala mediocre. Diary of the Dead, ultimo film di George A. Romero, è solo quarantesimo, snobbato dalla distribuzione, ma questa volta anche dal pubblico.
Box Office Italia: Fate largo a John Rambo!
Il box office nostrano regala una sorpresa carica d’affetto: John Rambo ha vinto la corsa contro rivali più accreditati come Sweeney Todd di Tim Burton e Non è un paese per vecchi dei Coen, che si sono dovuti arrendere al peso di un’icona cinematografica che il pubblico ha deciso di non abbandonare. L'Italia ama Sylvester Stallone!
"Forse Dio è malato", di Franco Brogi Taviani
Testimonianza del viaggio compiuto da Franco Brogi Taviani in Africa, ispirato dall’omonimo libro di Walter Veltroni. Un documentario che raccoglie, come in una compilation, i drammi di questo continente, senza riuscire però a trasformare le immagini in un mezzo capace di colpire lo spettatore o almeno in grado di smuovere la sua coscienza
LIBRI DI CINEMA – “C’era una volta il western. Immagini di una nazione”, di Giampiero Frasca
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KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

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Un'immersione nella mitologia western, nei meccanismi profondi di funzionamento di un genere “americano per eccellenza” che ha seguito, rispecchiato e, a volte, anticipato fedelmente gli sviluppi e le trasformazioni di una nazione. (Utet)
DVD – "Ghost in the Shell – L'Attacco dei Cyborg" di Mamoru Oshii
Con Ghost in the Shell – L’attacco dei Cyborg Mamoru Oshii torna alla creatura che gli ha regalato il grande successo, prima in patria e subito dopo internazionale. Già uscito in dvd in edizione a disco singolo torna ora sul mercato in una special edition ricca a partire dalla veste grafica. Edito da Passworld, un must per gli amanti degli anime.
LA FOTO DEL GIORNO – “X-Men Origins: Wolverine”: la prima foto
Set in Nuova Zelanda per Hugh Jackman nello spin-off dedicato al supereroe Marvel . Il regista è Gavin Hood (premio Oscar per Tsotsi, autore anche di Rendition) che in una recente intervista riportata da SuperheroHype ha ipotizzato la realizzazione di un secondo Wolverine, lo sceneggiatore è David Benioff (La 25°ora, Stay, Troy, The Kite Runner), gli effetti speciali saranno curati dalla Amalgamated Dyamics (storica casa che si è occupata tra i tanti di Starship Troopers, Cast Away, Panic Room, Alien vs Predator, la trilogia di Spider-man). Il film uscirà nelle sale in contemporanea mondiale l’1 Maggio 2009, per la 20th Century Fox. GALLERIA FOTOGRAFICA
E’ Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen il film incoronato dagli Academy Awards 2008: quattro premi, miglior film, miglior regia, attore non protagonista (Javier Bardem), e sceneggiatura non originale. Due Oscar a Il Petroliere (attore protagonista, Daniel Day Lewis e fotografia Robert Elswit) e a The Bourne Ultimatum (montaggio e missaggio suono). Trionfo per Marion Cotillard, migliore attrice per La Vie En Rose mentre l’austriaco Il falsario, di Stefan Ruzowitzky vince il premio come miglior film straniero. TUTTI I VIDEO DEI PREMIATI
La tua più grande creazione è la vita che conduci. In attesa dei suoi due prossimi film, previsti per il 2008/2009, ecco due estratti da Tarnation, la straordinaria opera prima di Jonathan Caouette, che ha fatto di centinaia di sequenze in super8 filmate da lui stesso a undici anni, fotografie, registrazioni su cassetta, filmini familiari, campioni di segreteria telefonica, poesie, il tutto montato 20 anni dopo con i-Movie di Apple, spendendo in tutto 218 dollari, il diario della propria adolescenza, dolorosa e tuttavia invincibile come quella dei ragazzi di Gus Van Sant (produttore con John Cameron Mitchell) e uno struggente canto d'amore per sua madre, sottoposta senza ragione a una serie infinita di elettroshock da una famiglia perfetta nel Texas degli anni '70. Istantanee autobiografiche come fantasmi di un'identità mille volte distrutta e ostinatamente rinata come la fenice, un flusso di coscienza che scorre sui suoni di Cocteau Twins, Low, Red House Painters, Iron & Wine.
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