IL FILM DELLA SETTIMANA
“Il mio è un film sul perdono”. Incontro con Leonardo Pieraccioni
A Roma per presentare alla stampa Una moglie bellissima, Leonardo Pieraccioni parla a ruota libera, rubando letteralmente la scena ai compagni sul palco. Suona come uno spot in favore della provincia, ma il suo cinema di “personaggi fissi” è l’occasione per riflettere sull’amore e sul perdono. Tra satira sociale e ingenua comicità, un’ora dedicata ai giornalisti romani per entrare nel dietro le quinte di un film che inizia dove finivano tutti gli altri
“Una moglie bellissima”, di Leonardo Pieraccioni
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KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!
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Una commedia sussurrata, figlia nostalgica de Il ciclone, del quale ripropone l’atmosfera semplice e familiare, oltre che una comicità alla ricerca di un legame forte con il corpo. Pieraccioni, Ceccherini e Papaleo guardano per aria ricordando il passato, orfani di quel mondo senza compromessi non più riproducibile. Una moglie bellissima diventa così l’estremo saluto nei confronti di un cinema ormai incapace di autogenerarsi
DIBATTITO SUI FESTIVAL
FESTIVAL DI CINEMA – Il giorno dopo
“Una riflessione seria su quanto avvenuto in Italia tra Roma, Venezia e Torino sarebbe più che auspicabile. Quale sia il ruolo di un festival, in che modo debba essere finanziato, a chi debba rivolgersi, sono tutto salvo domande inutili. Ma non c’è bisogno di discutere con Cassavetes per rivedere Opening Nights. C’è invece bisogno di Ken Jacobs e di un animatore, per preparare lo spettatore alla visione di un’opera difficile come Razzle Dazzle. il vecchio TFF giudicato elitario dava a tutti gli spettatori l’impressione di poter affrontare con piacere e gusto qualunque film, facile o difficile che fosse…. Ma cosa diventerà il festival quando Moretti riporterà a Roma faccia, barba e contatti?” Ancora un intervento, sull’ultimo Torino Film Festival, questa volta dai Cahiers du Cinema. E ancora una volta la stampa straniera non ha la stessa uniformità di giudizio di quella italiana. Ricordate quando Moretti in Aprile leggeva “quell’unico grande giornale” della stampa italiana? Forse una riflessione meno nazional-popolare e auto-celebrativa e una maggiore attenzione internazionale potrebbe far bene… E una domanda, semplice: perché all’estero tutti rimpiangono il “vecchio” TFF? Il dibattito continua…
FESTIVAL DI CINEMA: Vacanze al Cinema
Qualcosa sta accadendo al cinema, o meglio, per il cinema, o meglio ancora (forse), contro il cinema. Festival come vacanze: faccenda in superficie ormai quieta, borghese, stanziale. Si tratta di cambiare aria, di fare castelli in aria e di ignorare tutte i movimenti sotterranei che si susseguono per la nostra tranquillità di spettatori, cinefili, critici. Per una specie di apatia e di benevolenza universale che plachi anche gli ultimi fuochi…
GLI ARTICOLI PRINCIPALI
“Hitman – L’assassino”, di Xavier Gens
Il francese Xavier Gens, regista poco più che trentenne, per Hitman – L’assassino si ispira ad un famoso videogioco. L’assoluta disumanizzazione e la geometrica costituzione di una implacabile violenza sono le caratteristiche di questo cinema che non si lascia sedurre dalle derive della convenzionalità.
DVD – Lo Specchio della vita, di Douglas Sirk
Lo Specchio della vita è uno dei più grandi melodrammi girati da Douglas Sirk, nonché l'ultimo film hollywoodiano del regista di origini tedesche. Da recuperare assolutamente per chi non lo conosce anche grazie ad una curata confezione dvd della Teodora Film di
“Come d’incanto”, di Kevin Lima
Ad un passo dalla realizzazione, il sogno di Giselle finisce in fondo ad un pozzo e l’utopico idillio del “vissero per sempre felici e contenti” si trasforma in un orrendo presente soffocato nell’oscurità di un caotico labirinto urbano. Insieme a lei si infrangono i sogni di tutta una città, le convinzioni di un mondo definitivamente in preda allo sbando, le illusioni di un’intera popolazione testimone del disastro. Kevin Lima mette in comunicazione due mondi tra loro antitetici, gioca con i modelli ai quali si ispirano da sempre le storie di principi e principesse, pescando a piene mani dal collettivo immaginario disneyano per poi manipolarlo, fino a rivoluzionarlo
Box Office Italia: Come d'incanto conquista anche l'Italia
Nella strana lotta tra fate (italiane) e principesse (della Disney), Come d'incanto non lascia spazio alle sorprese e conquista il week-end. Il cinema nazionale si può consolare con la conferma di tutti i suoi successi di novembre, che tengono bene la classifica: Matrimonio alle Bahamas e le Winx sono ancora sul podio, mentre Milano Palermo: il ritorno e Lezioni di cioccolato sembrano aver ottenuto la simpatia di un pubblico affidabile. Paranoid Park è dodicesimo, con una discreta media per sala.
Box Office USA: The Golden Compass vince, ma senza avversari
Il fantasy della New Line vince un week-end in cui tutti gli avversari hanno preferito evitare lo scontro diretto. Nonostante questo, The Golden Compass ha esordito peggio di film come Enchanted e Bee Movie. Continua invece a tenere la classifica This Christmas, commedia outsider e già rivelazione, mentre sale in maniera consistente No Country for Old Men dei Coen, partito in sordina e ormai vicino ai 30 milioni di dollari.
"Triplice inganno", di Jerome Cornuau
Triplice inganno avrebbe potuto essere Gli intoccabili d’oltralpe, modello di riferimento di un poliziesco che mette al centro il conflitto tra senso dello stato e passioni personali. Purtroppo paga troppo la sua ispirazione televisiva, e Cornuau – anche lui esperto di serial – non riesce a dare ai suoi personaggi lo spessore del commissario di ferro. Si salva l’ambientazione nella Belle Epoque parigina, che stava allora scoprendo il cinematografo.
MEDIO EVO OGGI – "The Kingdom", di Peter Berg
Terribilmente lucido, proprio perchè ambiguo e contradditorio nel suo smentire in ultima analisi l'assunto reazionario e filoamericano che sin dall'inizio sembra sorreggere l'operazione, il film di Peter Berg è un action movie duro, per certi versi rozzo e superficiale, eppure esplicitamente antiepico e pessimista nel dipingere lo scontro tra due civiltà barbariche e follemente sanguinarie
NERO/NOIR – Storie di vita e malavita
Dal passato di Piccolo Cesare al presente di American Gangster il cinema riconosce al noir un ruolo primario nella sua tradizione di generi e soggetti. Attraversato da passioni, crimini e personaggi fatali, rimane senza dubbio una delle esperienze più affascinanti e complete che il grande schermo e i suoi eroi potessero regalare al loro pubblico. Una nuova rubrica di Sentieri selvaggi sul genere
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