PAW Patrol – Il film, di Cal Brunker

Il film tratto dai personaggi dal celebre franchise per bambini non riesce ad andare oltre il suo target, risultando comunque un film “vivo”, che crede negli spazi e nei racconti che costruisce

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PAW Patrol – Il film arriva a coronamento dello straordinario successo dell’omonimo franchise per l’infanzia che dal 2013 ha declinato le avventure della squadra di cuccioli da salvataggio prima come cartone animato e poi in forme sempre più multimediali utilizzando un approccio che mischia attenzione al dettaglio ed intelligenza strategica.

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Si tratta delle stesse fondamenta che reggono la pellicola, un progetto a cui non a caso preme soprattutto risultare appetibile non soltanto per i bambini ma anche per gli adulti che li accompagnano in sala. I più piccoli sono in fondo già fidelizzati e per coinvolgerli basta un film che è un lungo episodio della serie, organizzato sull’ennesimo confronto tra la squadra tecnologicamente avanzata di cuccioli ed il malvagio Humdinger, che vorrebbe distruggere la città di Adventure City. Lo spazio ed i personaggi sono già noti e così tutto il tempo che la diegesi non utilizza nel world building viene dunque investito per aprire il film a strati di pubblico differenti da quello di partenza. Per farlo, Paw Patrol – Il film rilegge con ironia e vivacità il linguaggio del cinema action, tra un opening quasi Bondiana, un villain che entra in scena con la boria di Tony Stark ed un arco del protagonista, il pastore tedesco Chase, che ricorda quello di un tradizionale action hero.

Paw Patrol

Il film prova a trovare la quadra tra profitto, intrattenimento e racconto pedagogico, dando corpo ad una sorta di blockbuster per bambini che riflette sulla naturalezza delle paure e che, tra colori accesi ed animazioni fluide, utilizza con intelligenza tutti gli espedienti del cinema massimalista per coinvolgere lo spettatore e per trasformare il sense of wonder dei bambini in spinta all’acquisto dei prodotti del marchio. Il coraggio è ammirevole ma il risultato finale è prevedibilmente squilibrato. Il film alla lunga non riesce infatti a far fruttare molte delle sue buone intuizioni, finendo per perdere il controllo di un racconto puntellato da digressioni irrisolte e da spunti satirici solo in parte centrati.

Più efficace come film per bambini che come il prodotto pop a tutto tondo che vorrebbe essere, al film di PAW Patrol va comunque riconosciuto il coraggio di uscire dalla propria comfort zone e di porsi come prodotto a suo modo “vivo”, che nel capitalizzare il successo di un marchio non perde il desiderio di raccontare le proprie storie, perfetto contraltare all’inerte universo dei Me Contro Te.

Titolo originale: PAW Patrol: The Movie
Regia: Cal Brunker
Voci: Ian Armitage, Marsai Martin, Ron Pardo, Kim Kardashian West, Randall Park, Jimmy Kimmel, Will Brisbin
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 86′
Origine: Canada, 2021

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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