Sam Altman approda a Microsoft

L’ex CEO di OpenAI, licenziato pochi giorni fa dall’azienda, approda al colosso di Redmond per “guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata”

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“Non vediamo l’ora di conoscere Emmett Shear e il nuovo gruppo dirigente di OAI e di lavorare con loro. E siamo estremamente entusiasti di condividere la notizia che Sam Altman e Greg Brockman si uniranno a Microsoft per guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata. Non vediamo l’ora di agire rapidamente per fornire loro le risorse necessarie per il successo”. (Satya Nadella, amministratore delegato Microsoft)

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È stato un mese di novembre a dir poco irrequieto in casa OpenAI. Iniziato con i folgoranti annunci del 7 novembre in occasione dell’evento DevDay – tra cui l’introduzione di GPTs (ovvero della possibilità di personalizzare ChatGPT per scopi specifici) e del nuovo modello di linguaggio GPT-4 Turbo – e proseguito con lo scossone derivante dal licenziamento del CEO dell’azienda Sam Altman, in data 17 novembre.

L’allontanamento del creatore di ChatGPT, puntualmente raccontatoci da Carola Frediani nella sua Newsletter “Guerre di Rete”, era stato motivato da una presunta perdita di fiducia nella sua leadership da parte del consiglio d’amministrazione; dal momento che il CEO, stando alle dichiarazioni ufficiali, non era stato “costantemente sincero nelle comunicazioni con il consiglio, ostacolando la capacità dello stesso di esercitare le proprie responsabilità“. Un taglio netto, un deciso calcio sui denti – sostiene Frediani. E poi, all’improvviso, a distanza di poco più di 48 ore dalla notizia, un nuovo capovolgimento di fronte.

Alle 8:53 di questa mattina, il sopracitato post di Satya Nadella (pubblicato sulla piattaforma X) ha infatti comunicato la neonata collaborazione tra il colosso di Redmond e Sam Altman, chiamato – insieme all’ex Presidente di OpenAI Greg Brockman – a “guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata”. L’annuncio – vero e proprio fulmine a ciel sereno – ha a dir poco sconvolto il panorama high tech generale e risponde tra l’altro alle ipotesi di reintegrazione avanzate da The Verge nelle ore immediatamente successive al licenziamento; ipotesi secondo cui, a causa delle pressioni degli investitori, il consiglio d’amministrazione avrebbe pensato a re-insediare Altman nel ruolo di CEO appena strappatogli.

Il definitivo cambio di casacca dell’ex leader di OpenAI, invece, lungi dallo scongiurare ulteriori coup de theatre, ridisegna dunque gli orizzonti tecnologici del prossimo futuro. E, sebbene non sia ancora chiaro il destino di OAI e quali siano i piani d’azione previsti da Microsoft nell’immediato, la dichiarazione telegrafica rilasciata dallo stesso Altman – “La missione continua” – rappresenta l’ennesima conferma che il suo percorso all’interno del mondo dell’Intelligenza Artificiale generativa non è che agli inizi.

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