Scemo & più scemo, di Peter Farrelly

Commedia demenziale politicamente scorretta che si esalta nella magistrale alchimia tra Jim Carrey e Jeff Daniels e nell’eccezionale qualità della colonna sonora

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Come nasce la leggenda del cinema demenziale di Peter e Bobby Farrelly? Proprio con Scemo & più scemo che a metà degli anni 90 ridà vigore e forza a un genere che ha come pietre miliari Frankenstein Junior e Animal House. La comicità è tutta sulle spalle dei due protagonisti: Lloyd Christmas (Jim Carrey) guidatore di limousine e Harry Dunne (Jeff Daniels) dog sitter con furgone improbabile, fanno a gara per superarsi in stupidità. Il primo ha un colpo di fulmine per la bella Mary Swanson (Lauren Holly) che lo porta on the road verso le montagne di Aspen; il secondo farà da compagno di viaggio ma proverà a soffiargli in maniera maldestra la donna. A tenere insieme il tutto, l’esile trama noir di un rapimento con riscatto che finisce in farsa.

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Ispirandosi alla vis comica di Jerry Lewis, Jim Carrey usa tutti i mezzi possibili per scatenare l’ilarità e questo film è anche il trampolino di lancio della sua performance istrionica: smorfie facciali, giochi di parole, doppi sensi, movimenti snodabili, travestimenti improbabili. Ma anche Jeff Daniels si libera quasi subito dal ruolo di spalla comica per scatenarsi in un campionario di castronerie irresistibili (l’auto combustione alla stazione di servizio, l’effetto del lassativo, la lingua congelata, il pupazzo di neve). I fratelli Farrelly attingono molto dal repertorio Zucker-Abrahams-Zucker (L’aereo più pazzo del mondo, Una pallottola spuntata) ma lo modernizzano sia con l’esaltazione della prova attoriale (la miscela Carrey-Daniels è esplosiva) che con un uso intelligente della colonna sonora. Sui titoli di testa zeppi di errori grammaticali ascoltiamo Boom-Shack A Lak degli Apache Indian; quando Jim Carrey prova una serie infinita di vestiti per il ricevimento scorrono le note parodiche di Pretty Woman. L’irresistibile momento onirico in cui Lloyd immagina il suo incontro con Mary in un tripudio di cigni è accompagnato dal motivo beatlesiano The Rain, The Park and other things dei Cowsills. E ancora Red Right Hand di Nick Cave and The Bad Seeds commenta magnificamente la scena in cui una vecchietta in sedia a rotelle approfitta cinicamente dell’imbecillità di Jim Carey. Gli intermezzi romantici come il primo colpo di fulmine e l’addio all’aeroporto tra Lloyd e Mary sono resi umoristici dalla musica strappalacrime (Love Theme) di Todd Rundgren. Nel lungo viaggio on the road con poliziotti maldestri e mafiosi con l’ulcera allo stomaco sentiamo Take dei Lupins e Crash dei britannici Primitives. Jim Carrey si scatena al ritmo di If you don’t love me (I’ll Kill Myself) di Pete Droge per poi ammorbidirsi con Make love now di Patrick Wilson, nell’irresistibile discorso della dichiarazione d’amore.

I due momenti più azzeccati di musica accoppiata alle immagini sono quando Lloyd e Harry arrivano alla tavola calda e si scontrano con Grande Mulo (2 Ft. O’ Buttcrack dei Circle the Wagon con Bruce Greenwood) e il tragicomico momento della lite e riconciliazione nel deserto del Colorado con la iconica “Mmm mmm mmm mmm” dei Crash Test Dummies. Dalla neve di Aspen alle distese torride delle infinite highway americane i due amici portano sempre la stessa regressione infantile ed incoscienza (ne faranno le spese un bambino cieco e un rarissimo gufo delle nevi). Tra flatulenze e bisogni corporali, il film è un trionfo del politicamente scorretto e il finale dimostra come la stupidità tende ad autoalimentarsi non conoscendo confini. Scemo & più scemo rappresenta una gloriosa ripartenza della commedia demenziale americana e citazione di riferimento per altri capolavori del genere come Zoolander e American Pie. Diceva Einstein: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.

 

Titolo originale: Dumb and Dumber
Regia: Peter (e Bobby) Farrelly
Interpreti: Jim Carrey, Jeff Daniels, Lauren Holly, Mike Starr, Karen Duffy
Durata: 107′
Origine: USA, 1994
Genere: commedia

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
5 (2 voti)
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