Sessantotto – L'utopia della realtà
di Ferdinando Vicentini Orgnani
Origine: Italia, 2006
Distribuzione: Istituto Luce
Una serie di video e interviste a storici, intellettuali, cineasti e protagonisti dell'epoca per interrogarsi ancora una volta su che cosa è stato realmente il Sessantotto: per alcuni ha seminato violenza e anarchia, per altri è stato una rivolta spontanea e generazionale, per tutti è ancora un fenomeno da comprendere a fondo.
Documentario ricco di testimonianze mirate a ricostruire la rivolta delle generazioni nell'arco di tempo che abbraccia gli anni Sessanta e i primi anni Settanta, quando la politicizzazione e la degenerazione del Sessantotto con la nascita dei gruppi extraparlamentari (specie in Italia e Germania), soffocano i motivi culturali e sociali che l'avevano generata. Nel film prodotto dall'Istituto Luce, lo sforzo del regista Ferdinando Vicentini Orgnani (sceneggiatore di Certi Bambini e regista di Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni) che si è avvalso dei testi del giornalista e saggista Adalberto Baldoni (A che punto è la notte?, Due volte Genova) è stato quello di inquadrare il Sessantotto in un contesto globale, rifuggendo da una chiave di lettura "provinciale", ristretta cioè nei confini nazionali in cui si sono verificati gli episodi della contestazione dei giovani. Infatti numerosi sono anche gli interventi di studiosi, pensatori e artisti stranieri, quali quelli del poeta, editore e pittore della beat generation, Lawrence Ferlinghetti, quelli di intellettuali di primissimo piano, come Judith Malina e Hanon Reznikov del Living Theatre, dei poeti e scrittori Jack Hirschman e Ira Cohen, dell'editore e mercante d'arte Bill Golston, nonchè di uno dei capi storici dei Black Panther Party, David Hilliard e del maestro della fotografia Larry Keenan.
(L.L.)