SPECIALE MILLION DOLLAR BABY – Prima regola … proteggersi sempre

Per Maggie la vita comincia con la boxe e vuole che finisca con questa. Frankie ha plasmato la sua esistenza su un semplice sillogismo: bisogna proteggersi dalla sofferenza, la vita è sofferenza, bisogna proteggersi dalla vita. Entrambi, alla fine, si trovano a riflettere sulla differenza fra vita ed esistenza.

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La vita di un pugile è riassunta in due frasi di Scrap: "Il pugile insegue un sogno che nessuno può vedere tranne lui." e "tutti abbiamo un numero limitato di incontri … per me erano 109". Dunque per un pugile la vita finisce quando scende dal ring del suo ultimo incontro, com'è successo a lui, com'è successo a Jake La Motta e a tanti altri. Quello che resta è un'esistenza fatta di ricordi e rimpianti (Mi ricordo gli applausi della gente … tutti i ko tutti i ganci tutti i jab … datemi una arena e Jake il Toro si scatena …!).

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Maggie non sfugge a questo destino, anzi ne è il caso più lampante. Anche lei dice di ricordare gli applausi e la folla che la incita e questo le basta, ha realizzato (anche se per un solo attimo) il suo sogno.


Frankie non è un pugile, non conosce la forza del sogno che li guida ma conosce le ferite che questo sogno può provocare: "Esistono vari strati di carne prima di arrivare all'osso e Frankie li conosceva tutti". La sua vita è stata un continuo misurarsi con il dolore, suo e degli altri e di tutto questo dolore lui si sente sempre e comunque responsabile, ormai non riesce più neanche a separarli: per lui la vita è dolore e lui vuole proteggersi dal dolore. Ha plasmato la sua esistenza su un semplice quanto agghiacciante sillogismo: bisogna proteggersi dalla sofferenza, la vita è sofferenza, bisogna proteggersi dalla vita. Dunque, con precisione chirurgica, elimina la vita dalla sue esistenza. Alla religione toglie la speranza e resta con i dogmi che da soli sono vuoti ed incomprensibili. Alla poesia toglie l'immediatezza leggendola in gaelico. Lascia che i suoi pugili migliori lo abbandonino per seguire manager più smaliziati, a lui basta che abbiano imparato solo una regola, la prima (l'unica): Prima regola … proteggersi sempre.


Per questo cerca fortissimamente di evitare di allenare Maggie. Sarebbe un atto d'amore e l'amore è inequivocabilmente vita. Ma anche lui (come Maggie) per un attimo abbassa la guardia e la vita lo colpisce ancora una volta, l'ultima, infliggendogli un ko definitivo.


Entrambi, alla fine, si trovano a riflettere sulla differenza fra vita ed esistenza. Per Maggie la vita comincia con la boxe (a 31 anni) e vuole che finisca con questa, il resto sarebbe (dal suo punto di vista) un'insopportabile esistenza. Frankie, che crede di essere riuscito a liberarsi dei dubbi della vita in favore delle certezze dell'esistenza, si trova a dover affrontare il più lancinante dei dilemmi e compiere la più difficile delle scelte.

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