SPECIALE "Minority Report": gli interventi dei lettori

L'intervento di Giona A.Nazzaro scatena le reazioni dei lettori di Sentieri selvaggi: il dibattito è aperto!

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Caro Giona,

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Meno male che ci sono polemica e critica che ci permettono di uscire da silenzi e difficoltà di ogni giorno per proiettarci nel mondo della polemica ma anche della crescita e del confronto. Il tuo intervento su Minority Report è ovviamente nato da un'analisi del sistema produttivo e creativo che non certo è falsa, soprattutto nell'analisi delle conseguenze sulle forze creative.


Hai ragione, Spielberg e Lucas arrivano a vette di spettacolarità tali che è impossibile mettersi in concorrenza, Silver è uno dei pochi che é riuscito a farlo. Ma nel nostro piccolo paese il problema è davvero ben più serio. Magari si remasse contro un cinema spettacolare e tecnologico, magari si combattesse contro uno Spielberg o un Lucas, almeno ci troveremmo davanti a seri mostri industriali mangia pubblico…no.


La realtà italiana è infinitamente più miserabile. Qui a remare contro un cinema consapevole della nostra realtà mediatica e tecnologica sono una banda di nostalgici, di rievocatori di maestri perduti, di deliranti critici che si mettono davanti gli schermi se qualcuno vuole metabolizzare il cinema che ci ha invaso per decenni, con il serissimo progetto di rivenderlo al mittente ad una frazione del costo ( cosa che ha fatto Hong Kong, Spagna e Germania ). Ma l'Italia stessa non invadeva con il suo cinema l'america latina negli anni 70'……?


Sto parlando di una lotta, di una guerra per il controllo dell'immaginario, che deve essere combattuta a colpi di Fantastic Factory, non a colpi di Fandango e Kattleia. Esiste un immaginario collettivo globale che non appartiene a nessuno e aspetta solo di essere sondato creativamente, trasformato in storie, in drammi, in spettacolo. In Italia questa sfera di creazione ed azione ci sembra preclusa…come agli americani è vietato fare il parmigiano reggiano. Però arrivano le tecnologie, pagate da Cinecittà miliardi  ( nostri ) per stare solo a consumare energia elettrica aspettando effect shots che nulla hanno a che fare con l'immaginario che quelle tecnologie ha creato. Però arrivano le applicazioni anche userfriendly che ispirano e maturano creazioni che non trovano spazio nei festival del cinema indipendente solo perché non "appartengono alla nostra cultura", perché sono americanate. Credo che questo fosse il trattamento che riservava Stalin al Dadaismo ( o Hitler all'astrattatismo ) !


Sorge quasi un istinto di cospirazione dove qualche potere bancario internazionale legato ai media non consente che noi italiucoli mettiamo il biscotto nell'immaginario collettivo planetario e nel mostruoso indotto tecnologico  e  formativo da questo derivante ( tecnologie e ricerche da miliardi, ricerca universitaria ricaduta nel settore militare ). Io a questo complotto credo perché la penetrazione nei consumi del fantastico è mostruosa, la propensione al consumo di immaginario è impressionante….i dati sulle community (leggi pubblico) internet based sul fantastico dimostrano che c'è un pubblico pronto a recepire e spendere in quel senso. Ma quando ci proviamo facciamo davvero piangere: Aida degli alberi, Palla di Neve e pochi altri coraggiosi e pazzi.


Perché facciamo piangere? Solo una conseguenza della legge costituzionale ( pardon, consuetudine costituzionale ) che premia gli incapaci, le amanti, i salottieri e i registi fuori registro. Se c'è qualcosa da fare ? Giocare il loro stesso gioco su di una scacchiera diversa, che almeno rispetta il pubblico giovane e la sua realtà mentale.



Mariano Equizzi



Caro Giona, proprio ieri ho visto l'ultimo Spielberg ed oggi ho letto la tua
polemica su Sentieri selvaggi… che dire? il film non è certo riuscito
(così come A.I.) ma per quanto mi riguarda affermazioni come le tue lasciano
il tempo che trovano: certo concordo con te che spielberg & lucas sono fra i
principali colpevoli dell'americanizzazione del cinema, ma non pensi che se
nelle migliaia di sale non ci fosse Minority ci sarebbe invece, chessò,
pearl harbor 2 la vendetta o qualche emmerichiana merdata? Anche io
preferirei poter scegliere tra Minority e gli ultimi oliveira o tsukamoto,
ma cazzo guardiamo la realtà: oggi dove vivo io (Catania) è impossibile!
quindi preferisco Minority , che certo è un film ipertrofico, spesso tirato
via, ma che comunque è CINEMA con una sua idea della visione (forse non
sarai daccordo), a o come otello oppure a time for dancing (film attualmente
in programmazione nella mia città) o il prossimo blockbuster brukheimeriano… Sperando che il cineclub di quest'anno mi permetta di vedere almeno qualcuno dei film "altri" che tu e pochi altri in italia ci date la possibilità di conoscere (e di questo ti sono grato!) invece dei soliti film stile loach che mi ha propinato l'anno passato!
E poi perche il cinema di Spielberg è ormai finito?…non dovrebbe essere
mai iniziato secondo questa tesi!
Ciao e grazie per l'attenzione
Tommaso Torresi

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