SVOLTE TECNOLOGICHE NEL CINEMA ITALIANO

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Sonoro e colore. Una felice relazione fra tecnica ed estetica.

a cura di Sandro Bernardi

Carocci

finito di stampare nel gennaio 2006

191 pag. – 16,80 euro

Il cinema fin dalla sua apparizione rappreesenta una macchina che cambia le cose, costringe a rivedere i pensieri, le prospettive, le sistemazioni teoriche ed estetiche. È, come dirà Walter Benjamin, il banco di prova delle teorie del Novecento. Il cinema è il più potente strumento per descrivere la struttura complessa e problematica della cultura contemporanea. Il cinema, infatti, ha rappresentato, nel corso del Novecento, il luogo privilegiato di confluenza e dialettica fra l'ambito tecnologico e quello artistico, a dimostrazione della possibilità di una loro coesistenza. Sempre Benjamin ha detto che la più importante tra le funzioni sociali del cinema è quella di creare l'equilibrio tra l'uomo e l'apparecchiatura.

In effetti, di "evoluzione" nell'accezione darwiniana o positivista del progresso e del miglioramento senza fine, non si può né si deve parlare. La teoria dei sistemi sociali ce lo ha mostrato ampiamente. Ma di "evoluzione" nel senso di trasformazione e adattamento del linguaggio cinematografico alle esigenze culturali e rappresentative di ciascuna epoca e di ciascun contesto culturale si può e si deve parlare.

I linguaggi hanno storia e si trasformano adeguandosi continuamente ai contesti culturali e, per sopravvivere, trasformano, mescolano, adattano i loro codici e le loro forme significanti in relazione alle esigenze culturali e comunicative di ciascun periodo. Si può dire pertanto che il linguaggio cinematografico si evolve, nel senso che si trasforma dal primitivo al classico, dal classico al moderno o al postmoderno, non verso un'immaginaria perfezione, ma semplicemente adeguandosi come sistema agli altri sistemi sociali e culturali, passando da un'esigenza a un'altra, da una cultura all'altra.

I grandi mutamenti tecnologici comportano sempre cambiamenti culturali di analoga entità. L'introduzione del colore e quella del sonoro nel cinema italiano (e nel cinema in generale) rappresentano due punti d'incontro di massimo rilievo fra tecnica ed estetica, due banchi di prova per una riflessione non solo sul cinema, ma anche sulla storia della cultura, del consumo e della produzione d'immagini. Scopo del libro è quindi non solo ricostruire queste due svolte tecnologiche in Italia, con le varie strumentazioni impiegate, i brevetti italiani e i loro tentativi di applicazione, o la lotta contro le colonizzazioni commerciali straniere, ma anche identificare, a partire da una ricerca storico-tecnologica, i modi e le forme di attuazione di una retorica del colore e del sonoro.

I cinque volumi della casa editrice "Carocci" che qui presentiamo sono pubblicati nell'ambito del Programma di Ricerca Cofinanziato "Le tecnologie del cinema. Le tecnologie nel cinema". Al progetto hanno partecipato diverse Università italiane. Il volume, in particolare, è il prodotto dell'attività di ricerca svolta dall'Università degli Studi di Firenze.

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