The Inventor, di Jim Capobianco e Pierre-Luc Granjon

Dallo sceneggiatore di Ratatouille, un gioiellino in stop-motion che racconta gli ultimi anni di vita di Leonardo Da Vinci. Alice nella Città.

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The Inventor, presentato nella sezione Alice nella Città alla 18° Festa del Cinema di Roma, dichiara apertamente il suo obiettivo educativo. Protagonista del lungometraggio animato in stop-motion è Leonardo Da Vinci, uno dei personaggi storici italiani più conosciuti nel mondo. Il suo genio è stato celebrato da creativi e registi di ogni epoca ed ora, a raccontarne la storia, arriva questo gioiellino.

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Diretto dall’ex-Pixar Jim Capobianco, già cosceneggiatore di Ratatouille, in coppia con Pierre-Luc Granjon, il film ha per protagonista Leonardo Da Vinci nei suoi ultimi anni di vita. Nel 1516 l’inventore, per svincolarsi dall’ostracismo del clero e di potenti poco illuminati che vedono in lui un sovversivo, decide di intraprendere un viaggio verso la Francia. Va alla continua ricerca di nuove scoperte e del senso della vita, o suscitato soprattutto per la presenza al suo fianco della principessa Marguerite.

The Inventor è un film delizioso, soprattutto per chi ama la Storia. Rifuggendo dall’animazione computerizzata 3D,  si prende il suo tempo, si allarga e si immerge con grazia e profondità nell’Italia e nella Francia del “Maestro”.

Il movimento è fluido, gli sfondi lussureggianti e dettagliati e il ritmo misurato. Quando il mondo reale diventa troppo intenso per Leonardo, vengono mostrati frequenti scorci del mondo all’interno della sua mente, con scene  animate a matita, in uno stile che ricorda i suoi famosi schizzi color seppia. La colonna sonora alterna accenni di musica rinascimentale (che alludono al periodo elisabettiano), fino a una bizzarra ma efficace melodia che ricorda Bernstein.

La sceneggiatura di Capobianco si concentra meno sull’arte di Leonardo (sebbene La Gioconda e L’ultima cena facciano brevi apparizioni) che sulle sue esplorazioni scientifiche, come dimostrato dalle ricostruzioni dei suoi schizzi e taccuini, inclusi disegni dettagliati dell’anatomia umana e proposte di macchine volanti. In più, i titoli di coda contengono disegni, foto e video del dietro le quinte che illustrano il processo dettagliato coinvolto nella realizzazione del film.

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.8
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Il voto dei lettori
5 (1 voto)
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