Presentato alla Festa del Cinema di Roma, l'esordio alla regia dell’attrice Paola Cortellesi in poco tempo sta scalando il boxoffice. Le ragioni di un successo inaspettato
Un film piuttosto apatico che affronta il tema dell'omosessualità in un contesto provinciale bigotto ed ignorante. Miglior film alla 18° edizione della Festa del Cinema di Roma.
Dal testo teatrale Zero di Massimiliano Bruno, fonde gli echi del teen-movie con frammenti del nuovo romanzo criminale. Inizialmente dispersivo ma cresce alla distanza. Alice nella Città
Nuota figurativamente tra il mare del porto di Taranto e l'acciaio dell'Ilva questo gran bel documentario che racconta la città intervistando i suoi abitanti più puri: i bambini. Alice nella città
La regista racconta ancora una storia intima e privata attraverso il registro onirico e allegorico delle sue opere recenti. Il film sprigiona una forte empatia, un equilibrio sincero. Freestyle
Finché resta sotto le luci del palcoscenico, ha un passo elettrizzante. Ma non appena cerca di traslare le stesse tensioni verso la storia, sprofonda nel didascalismo più schematico. Grand Public
Eric Rohmer in versione 'queer' con il corpo-memoria di David Cronenberg. Il mélo-fantasy più impossibile di sempre, un film di infinita bellezza con un cast da urlo. Alice nella Città.
Opera prima del regista televisivo britannico. Un film necessario, trascinato dalla potenza della Storia e sostenuto da un grande cast. Alice nella Città
Tra i riconoscimenti c'è quello ad Alba Rohrwacher come miglior attrice per Mi fanno male i capelli e Joachim Lafosse come miglior regia per Un silence
Una comunità di prostitute vive come può in un villaggio che dà sul mare e accudiscono Arturo, figlio innocente della violenza. Lo sguardo di Emma Dante si apre definitivamente. Special Screenings.
Una dimensione intimista sottolineata in modo esasperante in cui i personaggi secondari fanno fatica a entrare nella storia. De Sica e Saponagelo seguiti da un pedinamento sentimentale. Grand Public
Un buon racconto di formazione trasgressiva e sentimentale che affronta in modo adeguato il tema del superamento del lutto. Miglior film di Alice nella Città.
Con riferimento evidente al capolavoro di Proust, un 'tango a due' in un'unica location in cui sembra che ci sia troppa carne al fuoco ma resta comunque affascinante. Freestyle.
Storia, personaggi, colori da neo-noir per un film che non lo diventa mai. Accarezza la morbosità ma s'accontenta di raccontare il dramma di una mente spezzata dall'ordinarietà. Grand Public
Una magnifica parabola sulla messa in discussione delle prospettive, che tocca una serie di questioni necessarie, la scienza e il mistero delle cose, il rapporto con gli altri. Freestyle
Straordinario poema urbano su una famiglia armena di Marsiglia. Echi di Prevert, delicatezza a fior di pelle e una tragedia sociale che carsicamente tocca tutti. Una meraviglia. Grand Public
Un documentario che celebra il coinvolgimento mediatico degli U2 nell'assedio di Sarajevo di inizio anni Novanta. Affronta l'argomento in modo parziale senza velleità di ricostruzione storico-politic
Vicari rievoca la connessione a distanza sempre più profonda tra il black president dell'afrobeat Fela Kuti e il videoartista Michele Avantario, sorta di rituale sciamanico sul repertorio. Freestyle
Il film postumo del regista, girato e montato nel 2017, è un modo per riscoprire la sua passione per cinema e tv e la capacità di raccontare un'Italia sommersa e inattesa. Storia del Cinema
Scarico di adrenalina, si nutre di riferimenti e immaginari noti e pescando da autori e opere di riconosciuto spessore internazionale. Un'occasione sprecata, con pochi lampi. Alice nella Città.
La regista statunitense di origine iraniana, sotto i colpi di un humour giovane e agile, scalda in fretta il cuore del film ed emerge la tenerezza estrema con cui tratta i suoi personaggi. Freestyle
A tratti svela forse troppo la sua natura di work in progress ma rimane un lucido pamphlet sul nostro rapporto con un immaginario sempre più immerso nel digitale. Grand Public
Presentata alla Festa del Cinema di Roma dopo il restauro, divide in puntate la trama del film salvo sporadiche scene inedite. Un lavoro di grande respiro storico e notevole impatto emotivo.
Lola Peploe, nel raccontare la storia di sua nonna Clotilde, pittrice e madre degli sceneggiatori Clare e Mark costruisce un viaggio nella memoria canonico nella struttura. Freestyle.
Professore di scuola sospeso dall'insegnamento ritrova la fiducia attraverso l'incontro con un ragazzo Rom. Boukhrief si applica ma è troppo diligente nella sua favola ottimistica. Concorso
Il regista bhutanese connette sapientemente l'etnografia alla Storia, ironizzando sulla natura tradizionalista di un paese che non snatura sé stesso nemmeno nel passaggio verso la democrazia. Concors
In una Roma dove una organizzazione segreta ha instaurato un nuovo ordine si muovono i destini di tre donne. Un racconto troppo enigmatico con delle atmosfere interessanti. Freestyle