Le terme, il tempio del corpo e dell’anima, in cui i cittadini romani rilassano i sensi e si abbandonano al massaggio sinuoso dell’acqua calda, lasciando fuori il caos e i turbamenti della vita quotidiana, nel tempo hanno cambiato forma, trasformandosi in un luogo di gozzoviglio in cui ci si lascia andare agli istinti più bassi. Lucius Modestus, architetto illuminato e creatore di questa straordinaria fonte di benessere, non si riconosce più nella sua creatura e cerca disperatamente un modo per portare le terme all’antico splendore, raccogliendo i pensieri sul fondale silenzioso di una vasca. La soluzione prende la forma di un vortice acquatico che lo risucchia in un varco spazio-temporale e lo fa riemergere in una minuscola vasca da bagno in un’epoca sconosciuta: il Giappone contemporaneo. Attorno a lui oggetti dalla forma curiosa e uomini dagli occhi a mandorla, che accolgono cordialmente l’uomo dai tratti occidentali saltato fuori dal nulla e lo fanno immergere immediatamente nella tradizione del bagno comune giapponese e nelle innovazioni tecnologiche dei bagni privati, dotati di strumenti rivoluzionari per l’igiene personale della Roma di Adriano. Lucius, disorientato ed emozionato per la perfezione di questo popolo, si lascia nuovamente cullare dal flusso dell’acqua e torna nel 128 d.C, traboccante di idee da proporre all’imperatore per riportare le terme alla loro epoca d’oro.

In un vorticoso girotondo tra presente e passato, l’architetto più famoso di Roma fa avanti e indietro dal Giappone dei giorni nostri, che lo riporta a sé ogni qual volta attraversa un momento di crisi creativa per poi rimandarlo indietro con le risposte che cerca. Tra piscine termali, negozi di articoli da bagno e zoo acquatici, l’unico elemento ricorrente sulla scena nipponica è la giovane Mari, mangaka di belle speranze con il dono di essere sempre presente durante le sue apparizioni improvvise, che si innamora a prima vista del misterioso viaggiatore del tempo che indossa l’accappatoio come una toga, e si propone di aiutarlo nella sua folle impresa.

Mari Yamazaki non è solo un personaggio finzionario, ma l’autrice del manga Thermae Romae, che si è intrufolata tra le pagine della sua opera, creando non solo una serie di effetti comici esilaranti nei numerosi incontri con Lucius, ma un’espediente metafumettistico in cui il manga prende corpo scena dopo scena, traendo ispirazione da questi incredibili viaggi nel tempo. Takeuchi Hideki ha trasposto il manga in film, mantenendone inalterata la struttura nelle inquadrature e nella gestualità accentuata dei personaggi, suscitando inevitabilmente una sensazione di straniamento iniziale, che si dissolve non appena lo spettatore si abbandona alla comicità surreale generata dallo scontro tra presente e passato. Esagerazione e paradosso sono la chiave comica di questo adattamento in cui il bagno, in tutte le sue forme, viene elevato a macchina del tempo e a strumento sublime in grado di suscitare un tale piacere da raggiungere l'empireo e travalicare le epoche, senza mai cadere in una volgarità banale e grossolana.

Titolo originale: Thermae Romae
Regia: Hideki Takeuchi
Interpreti: Hiroshi Abe, Aya Ueto, Kazuki Kitamura, Riki Takeuchi, Kai Shishido.
Durata: 108'
Distribuzione: Tucker Film