#TSFF29 – Non ne parliamo di questa guerra, di Fredo Valla

Non ne parliamo di questa guerra è un film concerto che racconta la ferocia con cui l’Italia punì i propri soldati durante la Prima Guerra Mondiale. Evento Speciale del Trieste Film Festival 2018

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

La guerra oltre il lato umano. Nel semplice pensiero del rumore dei mortai c’è qualcosa di incomprensibile, inaccettabile. Che terrorizza, lasciandoti preda della paura. Non ne parliamo di questa guerra di Fredo Valla, Evento Speciale del Trieste Film Festival 2018, è un film sul rifiuto, sul dirompente desiderio di scappare.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

L’Italia, nel periodo considerato della Prima Guerra Mondiale, è l’unico grande paese europeo a non prevedere l’obiezione di coscienza. Ancora chiusa nella battaglia di retroguardia della disciplina militare, viziata peraltro da una gerarchia espressione di una precisa classe sociale. Destinata ad indirizzare i contadini ed in generale la parte debole della popolazione nelle posizioni avanzate dello scacchiere, nelle trincee immagine di sangue e fango, sotto il comando di un’aristocrazia schiava di un’ottusa visione di dominio ma sprovvista di strategia in un disumano ardire alla gloria.

In un film concerto sulle note cadenzate dalla voce di Gabriella Gabrielli accompagnata alla chitarra da Diego Todesco e le musiche di Walter Porro, viene ricostruita una mappa del dissenso crescente, attraverso un percorso tra i luoghi chiave del conflitto nei quali, contemporaneamente alle insensate azioni militari votate a concludersi in un inutile massacro, montava un rigetto che usciva dai ranghi per diffondersi tra le famiglie e le comunità che di quelle braccia venivano private e dove tanti disperati trovarono solidarietà.

NNPDQG - RIVE DEL PO__1516704488_93.61.149.153Un passaggio panoramico sui posti delle battaglie, nei passi evocativi di tristi ricordi in un silenzio rotto dalla voce di una macabra memoria, una mappa orografica di un ambiente normalmente associato ad uno stato di quiete ma trasformato in una sciocca dimostrazione di potenza, mostra immediatamente tutta la follia degli attacchi sciagurati. Per la conquista di un avamposto collocato sovente a pochi metri di distanza, inespugnabile se non al costo di un imprecisato numero di vite umane, la soverchiante imposizione di ordini che lasciavano tra le truppe un senso d’impotenza, insieme ad un indomito istinto di sopravvivenza nell’elementare costatazione dell’assurdità della situazione. Una ritrosia figlia di scelte sbagliate che al malcontento faceva seguire la diserzione o l’ammutinamento, puniti con processi sommari e considerate esemplari nei quali invece di passare attraverso un percorso detentivo si privilegiava la condanna a morte. Deterrente sempre meno efficace per individui annientati dal terrore, che ad un ennesimo sussulto di baionetta, strumento già all’epoca obsoleto, al finire trucidati sopra una granata, non di rado preferivano la fucilazione.

Non ne parliamo di questa guerra mostra il vicolo cieco nel quale sono finiti soprattutto i fanti dell’esercito italiano, il coraggio della ribellione o anche il ricorso all’autolesionismo per essere dispensati dal servizio di leva. Progetto inteso anche a svelare l’ipocrisia e l’insabbiamento intrisi nel cosiddetto culto del Milite Ignoto, inserito in un ampio obiettivo di mitizzazione di un conflitto e nascondere il discredito e l’avversione che lo circondavano o a smascherare la censura sulla corrispondenza dei commilitoni per coprire lo sconforto che serpeggiava tra le truppe. Il tentativo fallito di coprire una carneficina, i numeri delle vittime sono impressionanti, sotterrando con la propaganda un tributo di sangue nefasto.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array