Verso uno sciopero degli attori contro i produttori di videogiochi

SAG-AFTRA minaccia un nuovo sciopero, stavolta rivolto alle grandi aziende videoludiche, in difesa degli attori. Queste richieste mostrano come simili siano le forme di sfruttamento nell’industria

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Mentre il duro sciopero di attori, sceneggiatori e addetti ai lavori a Hollywood si avvia verso una conclusione, SAG-AFTRA (il sindacato degli attori in America) ha autorizzato un successivo sciopero, stavolta contro le aziende produttrici di videogiochi. Activision, Epic Games, Voice Works Production inc., Formosa Interactive LLC, sono solo alcuni dei grandi nomi incriminati.

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La maggioranza dei voti a favore di un eventuale sciopero è stata del 98.2%. Le parole di Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale e capo negoziatore sono state: “Dopo cinque tornate di trattative, è diventato evidente che le società di videogiochi non sono disposte a impegnarsi in modo significativo sulle questioni cruciali: compensi ridotti dall’inflazione, uso non regolamentato dell’intelligenza artificiale e sicurezza. Resto fiducioso che saremo in grado di raggiungere un accordo che soddisfi le esigenze dei membri, e se queste società non sono disposte a offrire un accordo equo, la nostra prossima mossa saranno i picchetti”. Lo sciopero non è ancora stato attuato, resta piuttosto la minaccia che questa eventualità venga messa in atto nel caso in cui le grandi compagnie produttrici di videogiochi non siano disposte a scendere a patti con le richieste del sindacato e degli scioperanti.

Tra lo sfruttamento dell’intelligenza artificiale e il calo dei salari, coloro che lavorano nei videogiochi si trovano ad affrontare molti degli stessi problemi di coloro che lavorano nel cinema e in televisione”, le parole di Ray Rodriguez, responsabile dei contratti. “Questa autorizzazione allo sciopero afferma con forza che dobbiamo raggiungere un accordo che compenserà equamente questi artisti, fornirà misure di sicurezza basate sul buon senso e consentirà loro di lavorare con dignità. Il sostentamento dei nostri membri dipende da questo”.

A Variety, un portavoce del sindacato spiega: “Continueremo a negoziare in buona fede per raggiungere un accordo che rifletta gli importanti contributi degli artisti rappresentati da SAG-AFTRA nei videogiochi. Abbiamo raggiunto un accordo provvisorio su oltre la metà delle proposte e siamo ottimisti sulla possibilità di trovare una soluzione al tavolo delle trattative”.

Questo nuovo passo dei sindacati verso la tutela degli attori nei riguardi del mondo videoludico (che comprende l’utilizzo della voce, motion capture, stunt e altre performance) svela delle nuove questioni riguardo l’andamento delle nuove forme audiovisive. Il fatto che ora si accosti l’utilizzo dell’attore televisivo o cinematografico equiparandolo al videogioco è un chiaro segno della nascente tendenza ibrida e sfumata della fruizione che cambia. Noi di Sentieri Selvaggi ragioniamo su questi temi già da un po’ e nelle pagine (sia online che cartacee) proponiamo una riflessione ampia su questa nuova frontiera digitale. L’IA sembra non essere più il solo strumento che cambierà un setting prestabilito, e forse sarebbe ora di accettare appieno anche il videogioco come mezzo espressivo del 21esimo secolo, con tutte le influenze che è in grado di subire/offrire.

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