Wilderness… The Woman di Lucky McKee, il trailer
Cosa faresti se incontrassi una donna selvaggia che vive nei boschi? Il nostro Christopher Cleek, avvocato di successo del Maine che conduce una vita bucolica con la sua famigliola, non ha dubbi: occorre catturarla, ridurla in schiavitù e tentare di educarla ai principi del galateo a forza di sevizie
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Cosa faresti se incontrassi una donna selvaggia che vive nei boschi? Il nostro Christopher Cleek, avvocato di successo del Maine che conduce una vita bucolica con la sua famigliola, non ha dubbi: occorre catturarla, ridurla in schiavitù e tentare di educarla ai principi del galateo a forza di sevizie.
Ecco trailer e foto di The Woman, horror che ha debuttato al Sundance di quest'anno.
Una collaborazione piuttosto esplosiva: alla regia il californiano Lucky McKee, regista di The Woods e May (2002) ottima miscela tra horror e satira con protagonista una giovane donna che è una via di mezzo tra Carrie e il mondo disperatamente giovane ritratto da Charles Burns in Black Hole.
Alla sceneggiatura, Jack Ketchum, scrittore americano amato da Stephen King, autore nel 1989 di The Girl Next Door (da cui il film omonimo di Gregory Wilson del 2005, ispirato alla storia vera di Sylvia Marie Likens, che è stata portata sul grande schermo anche da Tommy O'Haver nel 2007 in An American Crime).
Ketchum ha scritto anche Red (nel 1995; nel 2008 è stato trasformato nel film omonimo diretto a quattro mani da McKee e Trygve Allister Diesen) e Offspring, romanzo del 1991 ambientato nel Maine rurale, adattato per il grande schermo da Andrew van den Houten nel 2009.
The Woman è proprio un sequel e insieme un approfondimento delle atmosfere exploitation di Offspring, virate in chiave più drammatica e secondo qualcuno, autenticamente femminista. Il film “rivisita sardonicamente la classica storia di Pigmalione passando attraverso il tema dell'abuso, la crisi della famiglia e il dolore adolescenziale” e nella lotta tra la Donna selvaggia e l'americano medio mette in scena la contrapposizione tra una natura selvaggia e matriarcale e il dominio fallocentrico del “civile” padre di famiglia sadico, dispotico e violento. La tortura della "selvaggia da addomesticare" farà esplodere i conflitti e le disfunzioni già presenti all'interno della famiglia, bene inserita nel tessuto sociale.
Chris Cleek (Sean Bridgers – True Blood, Deadwood) si mette infatti all'opera nella sua missione di civilizzazione costringendo tutta la famiglia a partecipare: dalla fragile moglie, vessata psicologicamente e fisicamente (la bravissima texana Angela Bettis, vera e propria musa di McKee, inteprete di May e Sick Girl, episodio dell'antologia Masters of Horror) alla figlia adolescente, che nasconde una gravidanza ambigua, al figlioletto già sulle orme del padre quanto a misoginia e aggressività.
La protagonista, Pollyanna McIntosh (ibrido una bellissima pin-up e una muscolare guerriera, già vista in Burke & Hare) racconta così la sua esperienza: “Onestamente non amo particolarmente vedere sangue e violenza, in particolare quella gratuita di film come Saw e Hostel. Ma The Woman è un'esperienza totalmente diversa. Può disgustarti in certi momenti, ma è così che deve essere! Questo è vero orrore, quello della misoginia, dell’abuso e della disumanizzazione dell’'"altro". […] La violenza in The Woman è usata in modo molto intelligente e creativo. Ci sono momenti in cui è la tristezza è davvero struggente, oppure momenti che provocano uno shock viscerale, altre volte il film è cupo ed emozionante. McKee è un regista che usa tutto ciò che ha a disposizione per entrare nella mente del suo pubblico e raccontare una storia che ha a che fare con l'essere umano – non gli interessa dare in pasto alla gente solo un grande spettacolo di morte e di violenza.”
Circola in rete un filmato (qui di seguito) con uno spettatore che dopo la proiezione si scaglia contro lo staff del Sundance (un plauso al loro autocontrollo zen) dando in escandescenze contro un film "che degrada la donna, un film spazzatura che non va proiettato mai più, va confiscato e bruciato". Si ha tutta l'impressione che in realtà il tizio in questione sia proprio dello stampo del patriarca protagonista, e che sia stato più disturbato dal ritratto di famiglia americana che viene fuori dal film, più che dalla eventuale crudezza delle scene. McKee può quindi considerare riuscito il suo obiettivo.
Intanto The Woman, fresco vincitore del RioFan 2011, evento brasiliano dedicato a horror, sci-fi e cinema di genere, continua il suo giro dei festival internazionali (tra i prossimi il Fantasia International Film Festival di Melbourne).