TALLINN 12 – Al via il Black Nights Film Festival. Brian Yuzna in giuria,

Samira Makhmalbaf (Asbe du-pa/Two legged-horse)Il festival diretto da Tiina Lokk è giunto alla sua dodicesima edizione, con una struttura collaudata negli anni per offrire al pubblico estone una selezione della recente produzione internazionale, dai film premiati nei principali festival alle opere di giovani registi. Cuore del PÖFF (l’acronimo del nome estone della manifestazione, Pimedate Ööde Filmifestival) è il concorso internazionale "EurAsia", che allinea al via 17 lungometraggi realizzati in Europa e Asia, in gara per il Grand Prix.

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Samira Makhmalbaf (Asbe du-pa/Two legged-horse)È un festival composto al suo interno da diversi micro-festival il Tallinn Black Nights Film Festival, in programma nella capitale estone dal 13 novembre al 7 dicembre e che dedica il suo programma principale dal 28 novembre. Un festival come sempre diretto da Tiina Lokk, giunto alla sua dodicesima edizione e con una struttura collaudata negli anni per offrire al pubblico estone (non solo di Tallinn, perché molti dei film presentati saranno itineranti in altre città, Tartu, Narva, Jõhvi, Viljandi, Kärdla, e per la prima volta Kuressaare e Valga) una selezione della recente produzione internazionale, dai film premiati nei principali festival alle opere di giovani registi.

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Cuore del PÖFF (l’acronimo del nome estone della manifestazione, Pimedate Ööde Filmifestival) è il concorso internazionale "EurAsia", che allinea al via 17 lungometraggi realizzati in Europa e Asia, in gara per il Grand Prix (del valore di 10.000 euro) assegnato da una giuria composta da Brian Yuzna, dall’estone Rain Tolk, dalla portoghese Fernanda Silva, dall’olandese Jos Stelling e dalla georgiana Nana Djordjadze.

In primo piano i lavori di Samira Makhmalbaf (Asbe du-pa/Two legged-horse), Olivier Assayas (L’heure d’été), Mika Kaurismäki (Kolme viisasta miesta/Three wise men), Ari Folman (Waltz with Bashir, e per la prima volta un documentario, pur rivestito con l’animazione, è in concorso a Tallinn). Da scoprire i film provenienti dalla Corea del Sud (Mozart town di Jeon Kyu-hwan), dalla Russia (Muha/Mukha di Vladimir Kott), dal Giappone (Shureitachi/Vermilion souls di Masaki Iwana)… L’Italia sarà rappresentata da Il divo di Paolo Sorrentino, che ha sedotto anche il festival estone…

L' Heure d'eteDi notevole interesse, in particolare per lo spettatore straniero che difficilmente avrebbe modo di vedere questa recente produzione, l’altra sezione competitiva del PÖFF, riservata a 13 lungometraggi dei tre paesi baltici (sei estoni, tra cui Elu ilma Gabriella Ferrita/Life without Gabriella Ferri di Priit Pärn e Olga Pärn, già vincitore pochi giorni fa della sezione del festival dedicata all’animazione, per la prima volta vinta da un film estone; quattro lettoni, tra cui Par dzimteniti/Three men and fishpound di Laila Pakalnina; tre lituani, tra cui Kai as buvau partizanas/When I was a partizan di Vytautas V. Landsbergis).

Ma il Black Nights Film Festival è anche “Sleepwalkers Student Film Festival”, che ha inaugurato la manifestazione, il già ricordato spazio dedicato all’animazione chiamato "Animated Dreams", e quello per il cinema dei ragazzi, ovvero “Just Film". Inoltre, da segnalare quello che è un appuntamento imperdibile per scoprire lo stato del cinema baltico di imminente realizzazione, il film market "Baltic Event" che radunerà a Tallinn dal 30 novembre al 3 dicembre quasi duecento addetti ai lavori (produttori, distributori, sales agent, programmatori di festival…). Ed è, il PÖFF, omaggi al cinema turco (compreso il capolavoro di Yilmaz Güney Yol), argentino, indipendente statunitense, cinese e scandinavo, sguardo sull’Afghanistan e sui diritti umani… Film di chiusura, Pandora’s box di Yesim Ustaoglu, già vincitore di San Sebastián.

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