Tornano i fantasmi di Osvaldo Valenti e di Luisa Ferida. Al Festival di Cannes verrà proiettato fuori concorso Sangue pazzo di Marco Tullio Giordana. E’ la storia di Valenti e della Ferida, due attori del cinema degli Anni Trenta, il cinema di Cinecittà e del fascismo, fucilati il 30 aprile 1945 in una strada di Milano, subito dopo la Liberazione avvenuta il 25 dello stesso mese. Italo Moscati ha raccontato questa storia nel libro-romanzo “Gioco perverso – La vera storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, tra Cinecittà e guerra civile”. E ha girato un film nel 1993, presentato in tv, a festival e in diversi paesi europei con lo stesso titolo. Nel 2000, ha realizzato per la Grande Storia di Rai3 il film doc “Passioni nere” in cui racconta il cinema degli anni Trenta e gli amori fra gerarchi e dive, tra cui Luisa Ferida, riprendendo la storia del libro e iscrivendola nel clima di un’epoca.  Il film doc è stato proiettato, oltre che in tv, in numerosi festival in Italia e all’estero. Nel libro, nel tv movie e nel film doc, Moscati sviluppa una narrazione cui l’avventura e la tragica fine dei divi dei “telefoni bianchi”, famosi e amati, poi derisi e condannati a morte, possono persino apparire ingredienti da romanzo e invece sono o continuano ad essere carne viva, polpa, sangue di un intreccio che si non si placa, senza una risposta definitiva: Osvaldo da celebre protagonista in ruoli brillanti, ma anche epici, a torturatore; Luisa da bella ragazza dai lineamenti ingenui a complice di Osvaldo, ad ancella degli aguzzini.

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