E’ vero che i record sono fatti per essere battuti, ma il primo week-end di Che bella giornata contiene qualche elemento che lo trasforma subito in un evento storico. L’anno scorso, l’esordio di Avatar aveva stabilito un primato che sembrava destinato a durare a lungo: i nove milioni di euro raccolti da James Cameron suonavano come una cifra impossibile da raggiungere in tempi brevi. Invece, il muro è stato abbattuto dopo appena un anno: non ci è riuscito un blockbuster multimilionario come Tron Legacy, ma un caratterista pugliese come Checco Zalone, alla sua seconda esperienza sul grande schermo. Che bella giornata non ha nemmeno fatto ricorso al fotofinish, ma è arrivato sul traguardo con le braccia alzate, dopo un’entusiasmante corsa in solitaria. Avatar e il suo glorioso debutto non sono stati solo scavalcati, ma hanno subito una vera e propria debacle: in pochi giorni, la commedia di Gennaro Nunziante ha messo insieme un bottino che sfiora già i venti milioni di euro. Nessuno avrebbe potuto prevedere un simile boom: il precedente Cado dalle nubi si era imposto con quattordici milioni, ma non aveva dato motivi per far pensare ad un trionfo di questa portata. Grazie a questa ennesima sorpresa, il cinema italiano continua a splendere e a vivere una fase memorabile, e occupa un’altra casella nella lista dei dieci film migliori della stagione. A questo punto, Benvenuti al Sud inizia a vedere vacillare la posizione di film più ricco: se riuscisse a tenere questa media anche solo per una settimana, Che bella giornata potrebbe scavalcarlo prima ancora di accorgersene. La perentoria affermazione di Checco Zalone ha messo in secondo piano la splendida avventura commerciale di Aldo, Giovanni e Giacomo, che hanno tolto l’albero con venti milioni di euro e una significativa vittoria contro Natale in Sudafrica di Aurelio De Laurentiis. La banda dei Babbi Natale ha riportato il trio sugli stessi livelli dei loro primi film e ha dimostrato come il cinepanettone abbia dei validi sostituiti, nel caso in cui volesse prendersi del tempo per rinnovare la sua formula. Anche Clint Eastwood si è dovuto arrendere al comico uscito fuori da Zelig: nonostante non gli sia stata concessa l’attenzione dei riflettori, Hereafter è comunque salito e al secondo posto e ha regalato al suo regista il miglior esordio della sua carriera. Ancora una volta, il pale rider di Hollywood si è dimostrato molto più in salute di quei suoi giovani rivali che dopo le festività sono tornati a casa con le ossa rotte.

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