Tra le tante incertezze che questa estate americana sta lasciando sul campo, almeno due cose sembrano ripetersi con costanza: le sorprese sono sempre dietro l’angolo, e il pubblico sta sistematicamente rifiutando i duelli proposti dal calendario. Nel week-end in cui tutti aspettavano The A-Team di Joe Carnahan, gli spettatori hanno concentrato la loro attenzione su The Karate Kid, il remake scritto apposta per lanciare Jaden Smith (il precoce figlio della di Will Smith, che ha curato l’operazione nei minimi dettagli nelle vesti di produttore). Tuttavia, la sfida dal sapore vintage non c’è stata, e il verdetto non è mai stato messo in discussione: le appassionanti lezioni di kung-fu del ragazzo, a cui si dedica un monumentale Jackie Chan, hanno travolto il clan di mercenari capitanato da Liam Neeson, e gli hanno rifilato un distacco di più di trenta milioni di dollari. Per recuperare il budget messo in campo, Carnahan dovrà fare appello alla scena internazionale: per un regista che cerca la consacrazione nell’action dai tempi di Smokin’ Aces, il flop di The A-Team è un’incredibile occasione mancata. Dall’altra parte, il primo posto portato a casa da Jaden Smith da l’impressione che il cognome di famiglia sia una sorta di predestinazione al successo. Forse, The Karate Kid si è proprio quella sorpresa multimilionaria in grado di stappare il mercato d’oltreoceano, che anche in questo fine settimana ha sofferto dei rallentamenti che era impossibile prevedere all’inizio dell’anno. Finora, è mancata quella continuità che nel 2009 aveva portato un grande numero di blockbuster a lottare per la vetta, in una spericolata corsa sulla linea dei quaranta/cinquanta milioni. In questa occasione, le scelte della platea sono state molto più categoriche, e non hanno avuto mezzi termini: da una parte ci sono produzioni capaci di successi e conferme, come Iron Man 2 e Shrek Forever After (da cui comunque ci si aspettava molto di più); dall’altra ci sono tonfi disastrosi come Robin Hood e Prince of Persia, a cui con tutta probabilità dovrebbe accompagnarsi proprio The A-Team. A questi blockbuster non è stata concessa la consolazione di una ricca sconfitta, ma quella di una media da stagione autunnale. Il risultato è che il 2010 sta gradualmente perdendo lo slancio che il 3D gli aveva dato in inverno. Non è ancora detta l’ultima parola (Toy Story 3 e Eclipse sono in rampa di lancio, pronti a capovolgere la situazione), ma questa potrebbe trasformarsi nell'estate peggiore degli ultimi anni.

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