Ancora una volta, il week-end americano non è riuscito a scrollarsi di dosso la tradizionale apatia primaverile: infatti, Clash of the Titans non è riuscito a ripetere il boom del suo esordio ed è retrocesso rapidamente in seconda posizione, dopo aver comunque raggiunto il primo traguardo dei cento milioni di dollari. Se il rituale riflusso invernale è stato prontamente ribaltato dalle trionfali cavalcate di Avatar e di Alice in Wonderland, il classico letargo primaverile si è dimostrato duro a morire, ha bruciato How to Train Your Dragon, ha limitato le nuove avventure stereoscopiche di Perseo, e ancora non si è rassegnato a cedere all’urto del 3D, che finora è stato capace di stravolgere molte delle abitudini del mercato. Il kolossal mitologico di Louis Leterrier si è fatto battere sul filo di lana da un titolo normale come Date Night, anche se la nuova commedia di Shawn Levy è andata al di sotto delle sue possibilità. Il regista veniva infatti dal successo della saga di Night at the Museum (anche se il secondo episodio era calato alla distanza più del dovuto), e il suo nuovo film ha mantenuto appena le promesse iniziali. Dopo Ben Stiller, la Fox si è affidata a Steve Carell, ma il cambio non ha avuto gli stessi risultati, pure sorretto dalla compagnia di un altro mostro sacro della comicità americana come Tina Fey, il popolare volto del Saturday Night Live che due anni fa si era affacciata sul grande schermo con il sorprendente Baby Mama. Dalla coppia ci si sarebbe aspettato qualcosa di più: finora, hanno reso meno delle avventure familiari di Tyler Perry, che sette giorni si erano presentato con Why Did I Get Married Too? e con altri trenta milioni di dollari, nonostante le immancabili condanne della critica. Dunque, il calo di Clash of the Titans ha tolto di mezzo un altro concorrente di Alice in Wonderland, che dopo sei settimane sta cercando di arrotondare il suo bottino e di consolidare il titolo di miglior successo dell’anno. Solo dopo la grande corsa estiva si potrà dire se i suoi prevedibili trecentotrenta milioni finali saranno sufficienti a resistere fino alla fine. Del resto, non bisognerà aspettare ancora molto per i fuochi d’artificio, e dal 30 aprile in poi il calendario non conoscerà pause fino a luglio, pronto a stupire: A Nightmare on Elm Street, Iron Man 2, Robin Hood, Shrek Forever After, Prince of Persia: The Sand of Time, The A-Team, Toy Story 3, The Twilight Saga: Eclipse… Tim Burton e il suo primato troveranno pane per i loro denti!

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