Mentre tutti sono in discesa… dall'alto dei suoi 5 milioni di euro d'incasso nel primo fine settimana, con 650 copie sparse per Stivale ed isole, Il matrimonio del mio miglior nemico, regia n°20 di Carlo Verdone, naviga a vele spiegate in un mare di euro e di gradimento del pubblico. Così pure fa piacere che anche la seconda posizione sia tutta made in Italy con Notte prima degli esami dell'esordiente Fausto Brizzi. Il vincitore dell'Oscar come miglior lungo d'animazione Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro è subito dietro i due e consegna all'Europa l'intero podio. Ma il cinema italiano ancora non pare sazio dato che dopo il Clooney di Syriana e il Cage di The weather man troviamo La terra di Sergio Rubini, la cui sanguignità tramuta in truculenza totale nell'horror Hostel per virare, poi, nello psicologismo drammatico di Proof – La prova e di Crash – Contatto fisico, meritato Oscar come miglior film, che grazie al riconoscimento rimane aggrappato alla top ten e si dimostra il più "vetusto" con ben 18 settimane di permanenza. A non così tante pare, invece, poter mirare The constant gardener che alla seconda è già sul ciglio della fuoriuscita. E anche nella terra degli aborigeni vince la voglia di distrarsi e farsi quattro risate in totale relax con The pink panther, subito in testa al suo esordio, in cui troviamo il faccione accomodante di Steve Martin impegnato col suo Clouseau nell'impossibile operazione di non farci rimpiangere il genio comico di Peter Sellers. A seguire brividi musicali con Walk the line di Mangold ed action con Firewall capitanato da Harrison Ford (primo la settimana precedente), mentre subito fuori dal trio di testa abbiamo l'appena sbarcato A history of violence di Cronenberg, dopo il quale troviamo il sorprendente e atipico Allen di Match point per tirare poi un sospiro con la commedia targata Fox Date movie nel cui cast figura anche la sexy Carmen Electra. E la discesa verso il fondo ricomincia a tingersi inesorabilmente di dramma con Brokeback mountain, Capote e Syriana per concludersi col nero più nero dell'horror estremo Hostel.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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