Cattiverie a domicilio, di Thea Sharrock

Ispirato a un’incredibile storia vera accaduta oltre cent’anni fa, forza leggermente la mano quando esce dal suo rasscurante impianto teatrale che comunque non s’inceppa e valorizza le protagoniste.

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Lettere da una sconosciuta. Le tinte da giallo alla Agatha Christie si contaminano con il classico respiro della commedia britannica in Cattiverie a domicilio, in cui è già evidente dall’inizio una dichiarata impostazione teatrale nell’uso degli spazi: l’appartamento delle due protagoniste che è uno accanto all’altro, il pub, la centrale della polizia, l’aula in cui si svolge il processo. È questo lo stile con cui Thea Sharrock, il cui cinema ha qui cambiato genere rispetto al dramma sentimentale di Io prima di te e l’animazione di L’unico e insuperabile Ivan, porta sullo schermo “un’incredibile storia vera” accaduta oltre cent’anni fa. La cineasta londinese si affida prevalentemente alla parola, alla sua musicalità, al modo differente con cui viene pronunciata soprattutto dalle due protagoniste Olivia Colman e Jessie Buckley. Le due attrici hanno già girato un film insieme, La figlia oscura di Maggie Gyllenhaal ma non si sono incrociate mai avendo interpretato lo stesso personaggio in due momenti diversi della sua vita.

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Cattiverie a domicilio è ambientato a Littlehampton, un paesino inglese nel West Sussex nel 1922 e vede protagoniste Edith (Olivia Colman), una donna del posto profondamente conservatrice e rigida e Rose (Jessie Buckley) un immigrata irlandese dal carattere ribelle. La prima è cresciuta con un padre autoritario (interpretato da Timothy Spall) mentre l’altra è vedova di guerra, ha una figlia e convive con un uomo di colore. Quando Edith e altre concittadine iniziano a ricevere delle misteriose lettere dal contenuto osceno, i sospetti ricadono su Rose che viene arrestata e rischia così di perdere la custodia della figlia. Le cose però non sono come sembrano. Ad indagare sul caso c’è anche l’agente Gladys Moss che sarà determinante per portare a galla la verità.

Impeccabile nella sua prevedibilità, Cattiverie a domicilio si affida alla bravura delle sue protagoniste e potrebbe essere il canovaccio di uno spettacolo teatrale che ogni sera fa una replica in un luogo diverso. Una stessa scena potrebbe avere tante piccole ma molteplici variazioni come quella in cui Edith nasconde il quaderno o in quella in cui suo padre getta il pasto preparato da lei

Attento nella ricostruzione degli ambienti, forza leggermente la mano quando si trasforma in un finto documentario nel momento in cui il caso delle lettere anonime diventa nazionale e poteva avere uno sviluppo più ampio nei flashback dell’amicizia tra Edith e Rose prima dello scandalo. Cattiverie a domicilio nasconde però una sua inquieta ribellione, gà annunciata dal titolo su un giornale che parla del movimento delle “suffragette”, le attiviste che hanno combattuto per ottenere il diritto di voto alle donne. Si vede dalla ribellione aperta di Jessie Buckley, dalla sofferta implosione di Olivia Colman dove i duetti con Timothy Spall sono già una lezione di recitazione a parte prima della sua risata diabolica finale, ma anche dall’atteggiamento prima impenetrabile e poi partecipe di Anjana Vasan, ottima nei panni dell’agente Moss, personaggio che è realmente esistito ed è stata la prima ispettrice di polizia nella storia del Sussex. Nulla di nuovo, ma il meccanismo gira senza incepparsi e Cattiverie a domicilio trova il giusto punto d’incontro tra combinazione dei generi e intrattenimento. È stato forse questo il segreto del suo successo al box office in Gran Bretagna dove è stato visto da circa un milione di spettatori in sole tre settimane di programmazione.

 

 

Titolo originale: Wicked Little Letters
Regia: Thea Sharrock
Interpreti: Olivia Colman, Jessie Buckley, Anjana Vasan, Timothy Spall, Alisha Weir, Gemma Jones, Joanna Scanlan, Eileen Atkins, Lolly Adefope, Hugh Skinner, Malachi Kirby
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 100′
Origine: UK, USA, Francia, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.2
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Il voto dei lettori
3 (12 voti)
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