Club Zero, di Jessica Hausner
Un’idea attraente che viene soffocata nel suo rigido formalismo e in un cinismo degno di Seidl. La regista affronta ancora i temi della fede e la manipolazione. Senza però nessuna pietà.
L’horror nella quotidianità. Mia Wasikowska demone travestito da angelo. Nella sua casa c’è una foto con degli alberi e una roccia. L’Eden perduto, il mondo a parte, l’aldilà purificatore. C’è l’estasi della morte come in Suicide Club di Sion Sono. Se ne sentono la spinta, l’isolamento dalla realtà la distanza dagli altri. Ma a differenza del cineasta giapponese, il cinema di Hausner guarda il precipizio ma non va mai a fondo.
Club Zero è un film sulla distanza. Lo stesso titolo la evoca anche se finge di annullarla. Si vede nelle inquadrature a tavola, nella separazione delle stanze da letto dei ragazzi spesso chiuse. E la stessa distanza viene creata con lo spettatore, anche attraverso la musica di Markus Binder, intenzionalmente respingente, proprio per un’altra metafora sulle paure e i sentimenti come Little Joe ma anche sull’illusione di un’immortalità che non fa parte di questa terra. Lo spunto è attraente ma poi Hausner, nella sua rigidità formale, finisce per soffocarlo. Le ‘nuove divinità’ del suo cinema non volano mai, come nei saggi di piano, danza e che spegne tutto quello che ha davanti compresa la voce di Whitney Houston in I Wanna Dance With Somebody. Il cinema di Hausner non è mai stato così vicino a quello di Ulrich Seidl. Club Zero rasenta infatti il cinismo come nella scena in cui uno studente si scambia dei gelidi auguri natalizi in video con i genitori. Si, è ancora un film sulla fede e sulla manipolazione – come Lourdes che ormai è purtroppo soltanto un lontano ricordo – che però rischia di diventare manipolatore anche nel sottolineare le imperfezioni del corpo, della fisicità (il vomito mangiato) e in humour nero (l’arrivo della pioggia, la predizione del cancro di una studentessa alla madre) dove non c’è più nessuna pietà.
Titolo originale: id.
Regia: Jessica Hausner
Interpreti: Mia Wasikowska, Sidse Babett Knudsen, Sam Hoare, Camilla Rutherford, Amanda Lawrence, Elsa Zylberstein, Amir El-Masry, Keeley Forsyth, Mathieu Demy, Florence Baker, Ksenia Devriendt, Luke Barker, Isabel Lamers
Distribuzione: Academy Two
Durata: 110′
Origine: Austria, UK, Germania, Francia, Danimarca, Qatar 2023