COLONNE SONORE – La provincia elettronica di Sorrentino

Una storia di usura in provincia che si consuma nell'Agro Pontino nasce dall'ultimo film di Paolo Sorrentino. Anche in questa occasione l'attenzione per la colonna sonora genera una perfetta connessione tra suono e immagine, capace di materializzare le ossessioni dei protagonisti e di condire la narrazione con un gusto surreale

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Una storia provinciale, cupa e scorretta. L'ultimo film di Paolo Sorrentino racconta di usurai e ipocrisia dell'Agro Pontino. E come accadeva  nei precedenti lavori, la musica dilata le vicende de L'Amico di Famiglia, soffermandosi con indugio su  elementi surreali e scene grottesche. La colonna sonora originale è composta da Theo Teardo, eclettico compositore le cui incursioni nel cinema iniziano nel 2000 con la colonna sonora di Denti di Gabriele Salvatores, proseguendo con le collaborazioni con Guido Chiesa e il festival Le Giornate del Cinema Muto che gli commissiona l'accompagnamento musicale di A Page Of Madness (1926). I titoli delle tracce di Teardo prendono spesso vita dalle retoriche perle di saggezza propinate dal protagonista Geremia, virtuoso della parola ed amante delle frasi ad effetto, che si susseguono all'interno della narrazione. Le note elettroniche del compositore seguono i movimenti di macchina con estrema precisione, rispondendo all'esigenza di Sorrentino di creare uno stretto connubio tra la musica e l'immagine fin dalla stesura della sceneggiatura. L'effetto prodotto è a tratti alienante, come testimoniano alcuni borbottii e dichiarazioni di incomprensibilità nella sala durante la proiezione. Ma in realtà la scelta di una colonna sonora che diviene quasi invasiva è un punto a favore per  la forza del film, che diviene irruenta e travolge ogni possibilità di risanamento e di soluzione logica. Alle composizioni di Teardo si aggiunge il brano My Lady's Story del pupillo di Lou Reed Anthony and The Johnsons, complice nell'accompagnare la voluttuosità della bella Laura Chiatti e i morbosi desideri dello strozzino. Altre suggestioni elettroniche nascono invece da System On dei Lali Puna, le cui sonorità Toni Servillo aveva già incontrato sulle scale mobili de Le Conseguenze dell'Amore, e dai Notwist con One With the Freaks, acclamatissimo brano electro-pop di alcuni anni orsono. E non si può fare a meno di ricordare anche  la disturbante Yeah di LCD Soundsystem, purtroppo eliminata dalla versione commerciale della colonna sonora.

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Cinque dischi per capire:


 


L'Amico di famiglia- Soundtrack -(2006)


Theo Teardo – Tower/microphone (2005)


Anthony and the Johnsons – I Am a Bird Now (2005)


Lali Puna – Faking The Books (2004)


LCD Soundsystem – LCD Soundsystem (2005)

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