Da grandi, di Fausto Brizzi

Si dimostra nei fatti un grande riciclo dei modelli di riferimento, in primis il proprio antenato dell’87 dal cui repertorio attinge in continuazione, perdendo la precedente genuinità. Su Prime Video

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Dopo Bla Bla Baby, Fausto Brizzi torna alla regia per riportare in vita una commedia cult del 1987 interpretata da Renato Pozzetto. Da grandi è, infatti, il remake in salsa 2023 del ben più conosciuto Da grande, diretto da Franco Amurri che accompagna Brizzi nella stesura della nuova sceneggiatura dove la prospettiva singola del cult anni ’80 si moltiplica per quattro. Alla figura carismatica di Pozzetto succedono quattro caratteristi diversi, tra cui Enrico Brignano che raccoglie l’eredità del comico lombardo nel ruolo di protagonista. Brignano è accompagnato da Ilenia Pastorelli, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu in quella che è a tutti gli effetti un’operazione nostalgia del film di Amurri la cui trama viene seguita pedissequamente per quasi la totalità del film. Il centro focale di Da grandi rimane la messa in scena del desiderio dei bambini di diventare adulti, usufruendo di tutti quei “poteri speciali” riservati agli adulti a cui i bambini non hanno la possibilità di accedere. La vera prova per Brizzi è, infatti, quella di allargare il senso dell’operazione del 1987, andando a colpire quattro famiglie diverse, ciascuna con le rispettive dinamiche genitore-figlio/a.

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La storia è quella di un gruppo di bambini di nove anni (Marco, Serena, Leo e Tato) stretti da un forte legame di amicizia. Tutti e quattro si sentono trascurati dai propri genitori e credono in cuor loro di non essere ancora abbastanza grandi per poter realizzare i propri sogni. In particolare, Marco immagina di fidanzarsi con la sua maestra Francesca (Valeria Bilello). La sera del compleanno di Marco, i quattro amichetti si ritrovano davanti alla torta con le candeline accese. Esprimono all’unisono lo stesso desiderio: diventare grandi. Così, il mattino seguente, vengono accontentati, diventando bambini nel corpo di adulti.

Il tema toccato da Brizzi non è di certo una novità nel mondo del cinema. Questo lo diciamo non in virtù del fatto che Da grandi è il remake del film con Pozzetto. Ma perché l’idea del cambio di corpo bambino-adulto (ma anche seguendo il procedimento inverso) ha davvero tanti precedenti nella storia del cinema. Basti pensare a Big di Penny Marshall con Tom Hanks o il sicuramente meno riuscito 30 anni in un secondo, fino ad arrivare ad un vero e proprio scambio genitore-figlia come in Tutto accadde un venerdì di Gary Nelson.

Insomma, i precedenti sono tanti, sul rapporto tra l’infanzia e la vita adulta si è detto molto in ambito cinematografico e forse anche per questo l’operazione portata avanti dal regista di Notte prima degli esami, ha poco da dire già in partenza.

A questo si aggiunge che il film, minuto dopo minuto, si dimostra nei fatti un grande riciclo dei modelli di riferimento, in primis il proprio antenato anni ’80 dal cui repertorio attinge in continuazione, perdendo tutta la genuinità presente in precedenza. Il film di Brizzi delude anche nell’aspetto che avrebbe potuto rappresentare un elemento di discontinuità e innovazione.

I nuovi personaggi, infatti, sequenza dopo sequenza, si dimostrano sempre più delle macchiette, incastrati tra le pagine della sua sceneggiatura, innaturali nei propri gesti e incapaci di mostrarsi autenticamente umani. Anche e soprattutto per queste ragioni, Da grandi non riesce ad emanciparsi dai propri riferimenti, scivolando presto nell’anonimato.

Regia: Fausto Brizzi
Interpreti: Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Valeria Bilello, Claudia Potenza, Carlotta Natoli, Marco Messeri, Valeria Fabrizi, Gabriele Pignotta
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 104’
Origine: Italia, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
1.5
Sending
Il voto dei lettori
3.17 (6 voti)
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