DVD – "Assassinio al cimitero etrusco" di Sergio Martino

Girato nel crepuscolo del thriller all'italiana il film ne rappresenta una sintesi realizzata per accumulo. Divertente, scorrevole e poco pretenzioso, garantisce i classici 90 di minuti di spensierato passatempo. DVD della Flamingo Video, che scava nei meandri del cinema di genere italiano con eccesso d'impeto e senza la grazia dell'archeologo

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Anno: 1982

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Durata: 96'


Distribuzione: Fandango Video


Genere: Horror


Attori: Claudio Cassinelli, Elvire Audray, Paolo Malco


Regia: Christopher Plummer (Sergio Martino)


Formato: 1.85:1 Anamorfico


Audio Dolby: Italiano Dolby Digital 2.0


Sottotitoli: Italiano per non udenti


Extra: Biografia del regista e degli attori principali

IL FILM


Girato nel crepuscolo del cosiddetto thriller all'italiana, Assassinio al cimitero etrusco ne rappresenta una sintesi realizzata per accumulo. Si tratta di un'operazione simile, quanto a intenti sistematici e – a posteriori – filologico-celebrativi, al coevo Tenebre di Dario Argento. Canto del cigno di un (meta)genere commerciale, apologia dei suoi criteri di selezione, il film di Sergio Martino, che giustamente, come tradizione vuole, si traveste da «Christopher Plummer» mascherando la sua «italianità» dietro una facciata finto-americana, ne è una summa implicita. Per la brutalità degli omicidi, la concatenazione dei colpi di scena e la struttura barocca e sovraccarica di una messinscena pomposa e ponderata nel minimo dettaglio (tattico). A metà tra intrattenimento televisivo – ne esisterebbe infatti una versione apocrifa di oltre tre ore pensata esclusivamente per il piccolo schermo – e cinematografico, il giallo si colora di rosso sangue e di oniriche dissertazioni parapsicologiche non sempre azzeccate. Trama schietta ma involuta nei raccordi, poco lucidi: il solito delirio di onnipotenza di una donna tormentata da incubi e visioni, legate alla preistoria del Centro Italia etrusco, tra indagini e detective improvvisati, morti cruente e situazioni affabulatorie e paradossali. Tutto con un unico fine, lo shock improvviso, la tensione elevata, il colpo di scena ad effetto (speciale: funzionale anche se di matrice casalinga). A sottolineare il pathos e provare a correggere, emotivamente, la sceneggiatura di Dardano Sacchetti, ci pensano le soavi musiche di un Fabio Frizzi piuttosto ispirato. Tanto che regia, fotografia e recitazione passano in secondo piano. D'altronde in quest'ultimo ambito è evidente come si scarseggi, eccezion fatta per il compianto Cassinelli e per il fulciano Paolo Malco: la bionda Elvire Audrey, protagonista improvvisata, condivide infatti con la compatriota Edwige Fenech, eroina dello stesso tipo, lanciata proprio da Martino una quindicina di anni prima, solo l'accento francese e gli occhioni spaventati. Divertente quanto basta, scorrevole e poco pretenzioso, Assassinio al cimitero etrusco garantisce i classici novanta di minuti di spensierato passatempo, e in questa direzione va premiato per la franchezza, a fronte di un trattamento e di premesse così poco originali.

IL DVD


Flamingo Video scava nei meandri del cinema di genere italiano, con eccesso d'impeto e senza la grazia dell'archeologo preoccupato. La pellicola presenta sin dai titoli di testa forti effetti di aliasing, ai quali si aggiungono, vero e proprio ossimoro tra digitale e analogico, il sonoro scoppiettante tipico dei vinili di un tempo e le spuntinature e i graffi sul negativo. L'effetto rétro, non voluto, all'inizio affascina, quasi a voler testimoniare la cittadinanza cinematografica di un prodotto apolide tra grande e piccole schermo che è invecchiato, male, strada facendo. Ma alla lunga si rimpiange la mancanza di un restauro adeguato o quantomeno di una ripulitura grossolana che renda giustiizia a luminosità e contrasto. Il quadro è troppo scuro, i colori ovattati e impastati, al pari di un'unica traccia audio, in italiano Dolby Digital 2.0, eccessivamente gravata da echi e fruscii. Molto meglio, allora, il bitrate video discreto, che si attesta sui 5 Mb/s di media e, per fortuna, il formato video rispettato per un disco anamorfico e integrale. Non soddisfano gli extra, che si riducono a tre schede bio-filmografiche dei protagonisti Elvire Audrey e Paolo Malco, e del regista Sergio Martino, tutte purtroppo abbastanza smilze. Completa, senza entusiasmi, il catalogo statico delle uscite Flamingo Video, con uno scarno elenco e nessun trailer ad invogliare i potenziali acquirenti. Resta il fatto che per un film del genere la scelta è obbligata, se non si vuole restare attaccati alle vecchie videocassette o alle registrazioni televisive.


 


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