DVD – "Don Chisciotte", di Georg Wilhelm Pabst

il dvdPabst affresca i diversi episodi del cammino di Don Chisciotte come grandi quadri, tra loro disgiunti, ma che trovano continuità nella contrapposizione tra la consistenza limitante del mondo reale, ed il corpo del Cavaliere dalla Triste Figura, fantasma votato alla distruzione che erra nell’universo del possibile. Edito da RHV
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il dvdTitolo originale: Don Quichotte

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Anno: 1933

Durata: 81’

Distribuzione: Ripley’s Home Video

Genere: avventura

Cast: Feodor Chaliapin; Dorville; René Donnio ; Renée Valliers; Mady Berry; Mireille Balin

Regia: Gorge Wilhelm Pabst

Formato DVD/Video: 1.33:1 (4/3)

Audio: francese mono; italiano mono

Sottotitoli: italiano; italiano per non udenti

Extra: selezione scene

 

 

 

  

IL FILM

don chisciotteLe ombre spettrali di lontani cavalieri persi nel vuoto della materia, che con la loro danza aprono la visione risorgendo dalle pagine sulle quali si posa lo sguardo di Don Chisciotte, imprigionato nei racconti di antiche gesta e da essi risvegliato a nuova vita, sono i fantasmi invisibili che popolano tutto il racconto, nascosti in un altrove che, pur non appropriandosi fisicamente dello schermo, diventa lo spazio del sogno interiore al quale allude il corpo del Cavaliere dalla Triste Figura. Nel suo primo film girato in terra francese G. W. Pabst procede nella narrazione rielaborando liberamente la struttura dell’opera di Cervantes ed affresca i diversi episodi del cammino di Don Chisciotte come grandi quadri, tra loro disgiunti, ma che trovano una continuità di fondo nella frattura di impossibile soluzione che oppone alla consistenza limitata e limitante del mondo reale, la fiera figura, fantasma votato alla distruzione che erra nell’universo del possibile, incarnata da Feodor Chaliapin. Come espressione di un’alterità liberata dalle costrizioni delle convezioni e per questo destinata ad un silenzioso confinamento, al quale allude lo spazio, nettamente separato dall’esterno, chiuso anche alla luce e ripiegato su se stesso, della stanza di Don Chisciotte, la follia non esplode sullo schermo, ma rimane compressa nello sguardo del protagonista, mostrandosi alla visione solo nel riflesso oscuro delle fiamme, che avvolgono e cancellano l’universo dell’illusione nel finale del film, e nel canto di Chaliapin, considerato uno dei più grandi interpreti lirici, che fa vivere attraverso la sua voce la musica di Jacques Ibert. Il canto irrompe nella narrazione imponendosi come elemento tangibile di una diversità irriducibile, come visione malinconica e sognata di un universo interiore irrimediabilmente e drammaticamente estraneo alla realtà fisica che Don Chisciotte attraversa senza farne parte. Una realtà che Pabst ritrae, in una perfezione formale che talvolta si adagia nel suo virtuosismo, come un insieme uguale a se stesso, irrigidito nell’immutabilità della sua forma, impoverito dall’incapacità di abbandonarsi all’imprevedibilità dell’illusione ed al quale si contrappongono le infinite sfumature verbali e fisiche di Chaliapin, che, insieme a Dorville, Sancho Panza, è l’unico corpo pulsante del film. Quello in cui Don Chisciotte, come proiezione di un sogno, è destinato a dissolversi è un universo dove l’incapacità di alzare lo sguardo verso l’alterità si traduce nella necessità di distruzione e di esorcizzare, stemperandolo nel ridicolo (come è reso tragicamente evidente nella splendida sequenza che ritrae Don Chisciotte imprigionato in un carro per bestie e regalato alla derisione della folla che assiste al suo passaggio) ogni elemento di devianza dal tracciato in cui esso scorre e si riconosce.

 

IL DVD

il dvdOttimo il lavoro della Ripley’s Home Video che riscopre un importante classico del cinema, recuperando tra le tre versioni di Don Chisciotte girate in francese, tedesco ed inglese, quella francese, più lunga rispetto alla versione doppiata in italiano. L’edizione dell’opera di Pabst è essenziale, totalmente priva di extra, fatta eccezione per la selezione delle scene, ma ottimamente curata nella resa dell’immagine, che restituisce in tutta la sua imponenza e forza la perfetta costruzione formale del film; la fotografia densa e profonda di Nikolas Farkas e di Paul Portier rivive in tutta la sua bellezza. Le tracce audio, disponibili nell’originale francese mono ed in italiano anch’esso mono, sono entrambe di buona qualità anche se penalizzate da una leggera distorsione del sonoro, che comunque non compromette la comprensibilità dei dialoghi. I sottotitoli sono disponibili in italiano ed in italiano per non udenti.

 

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