L’ESPLOSIONE DELLA COMMEDIA SEXY ALL’ITALIANA

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IL FILM

Fu un grande successo di pubblico questo film diretto nel 1973 da Salvatore Samperi, che si era rivelato giovanissimo nel 1968 con Grazie zia, forse il primo film erotico-intellettuale prodotto dal nostro cinema.  Samperi aveva solo 24 anni al suo esordio, e meno di 30 quando diresse questo film considerato una sorta di capostipite della commedia sexy all’italiana. Non va dimenticato che l’anno prima, il 1972, c’era stato il clamoroso successo e lo scandalo di Ultimo tango a Parigi, che aveva un po’ “sprovincializzato” il cinema italiano, e certo quello era un periodo storico in cui certi costumi nazionali stavano decisamente cambiando (il 1972 è anche l’anno del referendum sul divorzio che vide il fronte cattolico sconfitto).

E’ in questo contesto che Samperi, insieme agli sceneggiatori Ottavio Jemma e Alessandro Parenzo, realizzò il film che sarà il punto top di una carriera che prometteva molto di più di quanto ha in poi mantenuto. L’ambientazione è nella Catania di fine Anni ‘50, quasi un manifesto programmatico dello stereotipo della cultura familiare (e sessuale) all’italiana. Il film si apre con un funerale, è morta la moglie di Ignazio (Turi Ferro), madre di tre figli. Al rientro in casa della famiglia, trovano una giovane governante tuttofare, Angela (Laura Antonelli) che ha sistemato tutto, sostenendo di essere stata chiamata pochi giorni prima della morte dalla donna scomparsa. Da quel momento in poi Angela viene accettata come parte integrante della famiglia, perché da un lato è perfetta nella sua gestione della casa, dall’altro soddisfa le pulsioni voyeur sia dei figli che del padre. Ma mentre Ignazio chiederà alla giovane governante di diventare sua moglie, il figlio adolescente Nino stabilirà con lei un particolarissimo rapporto simbiotico/erotico, che sconvolgerà la vita del ragazzo. Per Samperi il film era una rivisitazione dell’adolescenza maschile, con tratti autobiografici e con la volontà di sfruttare quella spinta di libertà dei costumi che era nata alla fine degli anni ‘60. Malizia, fotografato da Vittorio Storaro, vinse due nastri d’argento, miglior attrice (la Antonelli) e migliori costumi (Piero Tosi). Il giovane protagonista, Alessandro Momo, ebbe un brevissimo momento di gloria che culminò in Profumo di donna, di Risi, prima di morire nel 1974 in un incidente con la moto.

IL DVD

Non eccelsa la resa del DVD (probabilmente la pellicola avrebbe bisogno di un restauro), nel formato originale 2.35:1 con un bit rate medio è di 5.52 Mbit/sec; il flusso dati è a 192 Kbps, con Audio in Dolby Digital 2.0. L’Audio è italiano, sono presenti i sottotitoli per i non udenti. Gli extra comprendono l’accesso diretto a 16 scene, le biografie del cast e del regista, e due interviste, allo sceneggiatore Ottavio Jemma e al regista Salvatore Samperi.

Curiosità

 

Nel 1973 il grande successo del film di Samperi lanciò un nuovo sottogenere della “commedia sexy” dove i turbamenti sessuali degli adolescenti venivano soddisfatti da procaci governanti o zie. Film dello stesso genere furono ad esempio Innocenza e turbamento (1974) dove un seminarista veniva spinto alle gioie del sesso dalla sua giovane zia, Grazie nonna (1975) dove dal Sud-America una giovane e disinibita nonna arrivava a sconvolgere la vita di una famiglia di una tranquilla provincia italiana. Sempre sullo stesso tema sono La moglie vergine e Il Vizio di famiglia entrambi del 1975.

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