European Film Awards 2022 – I premi
Premiati i vincitori degli EFA 2022 (European Film Awards). Triangle of Sadness miglior film ma ci sono premi anche per gli italiani Marco Bellocchio, Laura Samani e Michelangelo Frammartino
La 35esima edizione degli European Film Awards, gli EFA, si è svolta il 10 Dicembre a Reykjavik in Islanda presso l’Harpa Concert Hall. Il grande vincitore della serata è stato Triangle of Sadness, di Ruben Östlund che si è aggiudicato quattro dei premi principali: Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura e Miglior attore (Zlatko Buric).
Agli European Film Awards 2022 quest’anno l’Italia ha brillato particolarmente. Al regista Marco Bellocchio è andato infatti il premio Innovative Storytelling per Esterno notte, la straordinaria miniserie che racconta dopo Buongiorno notte il rapimento di Moro da un punto di vista più complesso. Il regista – che ha tenuto una masterclass all’interno della nostra rassegna Docusfera – ha inoltre annunciato il suo nuovo progetto: una serie tv su Enzo Tortora. ‘’Si fa sempre il rapporto tra i miei 83 anni e la giovinezza, di solito all’età mia uno o è rincoglionito o ritirato. Ma Sofocle o geni come Michelangelo, a cui pure non mi paragono, hanno resistito, e io resisto’ – ha affermato con orgoglio Bellocchio.
Laura Samani si è aggiudicata la categoria Miglior esordio per Piccolo corpo. La giovane regista triestina ha commentato: “È un film molto duro, lo so, ma so che i personaggi principali hanno vissuto un’esperienza molto preziosa: la sorellanza. Non sarei qui se non fosse per le sorelle della mia vita”. Gli altri vincitori per l’Italia sono stati Michelangelo Frammartino per Il Buco che si è aggiudicato la categoria Miglior sonoro mentre Alain Ughetto, regista francese di origini italiane, ha vinto per il Miglior film d’animazione con Manodopera, pellicola musicata da Nicola Piovani e presentata a Locarno.
La protagonista di Il corsetto dell’imperatrice, Vicky Krieps invece ha ricevuto il premio come Migliore attrice. “Dedico il premio alle donne, che devono essere ascoltate, devono poter guarire dalle ferite che si portano dietro da generazioni E devono essere libere” – ha detto con entusiasmo l’interprete belga. Il premio Eurimage per la coproduzione – fondo di sostegno culturale del Consiglio d’Europa quest’anno non è andato a una sola persona, ma a tutti i produttori ucraini, come sostegno a una struttura collassata a causa della guerra e riconoscimento alla qualità artistica dimostrata negli ultimi anni.
I premi alla carriera sono andati al regista palestinese Elia Suleiman e alla regista tedesca Margarethe Von Trotta. Vanno casa a mani vuote invece Close, del regista belga Lukas Dhont e Holy Spider, del danese Ali Abbasi che avevano fatto il pieno di candidature. All’insegna del rispetto dell’ambiente anche l’”art carpet” degli artisti islandesi Tanja Levý, Lilý Erla Adamdóttir e Sean O’Brien che ha sostituito il tradizionale tappeto rosso per le star in arrivo all’Harpa: solo materiali locali che hanno celebrato l’unicità del paesaggio islandese.