E se il colpo più formidabile al mondo, che nessuno aveva mai ritenuto veramente attuabile – se non addirittura concepibile – fosse stato realizzato da un banda (quasi) improvvisata, per di più guidata da un uomo, a tutti gli effetti, ridicolo? È da questo interrogativo che la serie Prime Original Everybody Loves Diamonds ramifica tutte le sue logiche, adottando sin dall’incipit registri “sopra le righe” che cercano di restituire l’assurdità della premessa, oltre alle eccentricità di coloro che dovranno portare a segno il furto. La storia, già dalla sua impostazione, non ha infatti alcun interesse a risultare verosimile né tanto meno si fregia di un tono eccessivamente drammatico. Ciò che conta per la serie, sono le grammatiche dell’heist movie. E la possibilità di giocarci fino in fondo, per poi arrivare (almeno in parte) a sovvertirle.

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Non è un caso, infatti, che per i primi due episodi di Everybody Loves Diamonds noi, il colpo, non lo vediamo mai. O meglio, le solite dinamiche pre, durante e post-rapina sono naturalmente presenti, ma vengono continuamente rimescolate – e quindi, ri-narrate – dal protagonista, in una cornice priva di linearità temporale. Leonardo (Kim Rossi Stuart) non è solo la mente e l’esecutore primario del piano, ma il demiurgo della stessa narrazione. In linea con il Clive Owen di Inside Man, è attraverso le sue parole che veniamo a conoscenza dei tentativi dell’uomo di infiltrarsi nel “regno dei diamanti” – cioè il World Diamond Centre di Anversa – e di portare successivamente a segno una rapina enorme, dal valore potenziale di circa un miliardo di dollari. Solamente che il controllo sugli eventi lo può esercitare fino ad un certo punto: perché subito dopo il colpo, Leonardo dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue azioni criminali. E scoprire se sia stato davvero truffato dai suoi sgangherati compagni: o se dietro c’è dell’altro. 

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Per quanto la situazione appaia intensa, in Everybody Loves Diamonds nulla deve risultare credibile o veramente drammatico. Tanto che la serie trova il suo passo proprio quando gioca con i codici della commedia assurda. E meno il racconto si prende sul serio, abbracciando apertamente le stravaganze del protagonista e del contesto in cui è immerso, più la narrazione si fa incisiva. Il problema semmai sta proprio nella mancanza di coraggio, soprattutto quando non coglie l’occasione di capitalizzare idee che potrebbero essere molto più dinamiche e propulsive se solo fossero portate all’estremo. Forse, verrebbe da pensare, la serialità italiana non è ancora del tutto pronta a generi fin troppo poco calcati dalle produzioni nostrane. Sta di fatto però che questo Everybody Loves Diamonds possa essere considerato, in tal senso, un primo – e mai scontato – passo nella giusta direzione.

Regia: Gianluca Maria Tavarelli
Interpreti: Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli, Leonardo Lidi, Johan Heldenbergh, Synnøve Macody Lund, Remo Girone, Jean Janssens, Issam Dakka, Peter Van Den Begin, Elia Schilton, Slavko Sobin, Athaya Mokonzi
Distribuzione: Amazon Prime Video
Durata: 8 episodi da 50′
Origine: Italia, 2023

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