La bellezza è cultura dice Gian Paolo Barbieri, che per una vita intera e ancora oggi continua a ricercarla nelle sue fotografie glamour, ma di un particolare glamour nel quale sembra impresso un suo marchio di fotografo di quel tipo di griffe che ha a che fare con l’impronta dell’arte.
Gian Paolo Barbieri. L’uomo e la bellezza, di Emiliano Scatarzi nasce da queste essenziali premesse e dalla ricerca, a ritroso negli anni, tra il milione di scatti e negativi creati nella sua lunga carriera di quella unità di stile e di sguardo fotografico che non solo ha segnato la storia della fotografia di moda, ma costituisce un ricco patrimonio di immagini che raccontano il brillante affermarsi di questo affascinante racconto.

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Lo sguardo è quello affettuoso verso l’artista che ancora sa raccontare sé stesso con le sue stesse immagini, quelle immagini così composte come si usa in un set cinematografico. A guardare in quelle fotografie la ricerca incessante della bellezza, che si ritrovi nel corpo umano femminile o maschile, oppure nell’accidentale forma naturale di uno scorcio o nella costruzione iperrealistica di una situazione, in fondo ha poca importanza per la finalità del suo lavoro. Un lavoro che lo ha visto girare il mondo dai Mari del Sud ai Caraibi e che lo ha visto incrociare decine di modelli e modelle, comprese famose attrici o artiste che hanno posato per lui e che oggi, da Benedetta Barzini a Monica Bellucci, decantano il suo sguardo originale su un mondo sempre più desideroso di un tocco di originalità, di un segno di distinzione che consenta di lasciare spazio alla fantasia e all’immaginazione. Sono i suoi amici galleristi o le parole di chi come Martina Corgnati da anni si occupano di studiare il fenomeno artistico nel campo della moda o ancora di esperte curatrici di importanti archivi fotografici, a confermare le qualità del lavoro fotografico di Barbieri, la sua incessante aspirazione ad una perfezione inventiva che è il tema di fondo di tutto il suo lavoro. Una qualità, dunque, che sembra farsi strada nell’astrarre la fotografia di moda da una ambientazione dedicata per restituirla, carica di quel glamour che naturalmente deve possedere, come segno di quella rivendicata cultura interiore, dentro il più smisurato sogno del cinema. Da qui nasce il suo desiderio di inventare i set per i suoi lavori, set che nulla hanno da invidiare a quelli del cinema vero, sia nel loro essenziale atteggiarsi, sia dove, invece, la fotografia sa cogliere, con la centralità della focalizzazione, la bellezza dentro al caos che sembra governarla. Da queste premesse artistiche nascono le sue lunghe collaborazioni con Vogue, con Ferré e con Dolce & Gabbana.
Scatarzi tira lucido il suo lavoro e si adatta all’essenza della fotografia di Barbieri, rilegge la storia della sua vita tra parole e immagini con al centro sempre il suo protagonista, e che sia giovane o già anziano poco importa. Gian Paolo Barbieri con il suo glamour ha segnato la storia della fotografia di moda assegnandole un posto in quel palco dell’arte il cui ingresso è riservato a pochi.

Regia: Emiliano Scatarzi
Interventi: Monica Bellucci, Dolce & Gabbana, Giuseppe Zanotti, Rita Airaghi, Nicola Erni, Martina Corgnati, Denis Curti, Maurizio Rebuzzini, Nikolaos Velissiotis, Benedetta Barzini, Ivana Bastianello, Marpessa Hennink, Emmanuele Randazzo, Eugenio Calini, Stefano Zarpellon, Daniela Parolini, Mauro Mori
Distribuzione: Wanted Cinema
Durata: 80’
Orgine: Italia, 2022

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