Fine settimana d'autore quest'ultimo di settembre. Esce nelle sale in pompa magna l'ultimo film di Steven Spielberg, Minority report, straordinario viaggio nel mondo fantascientifico di Philip K. Dick. Tom Cruise, alla prima volta con Spielberg, è il protagonista di questa storia ambientata nel 2050 a Washington, in un'epoca in cui la polizia, per arginare una società violenta, crea una squadra speciale in grado di intervenire ancor prima che il crimine venga commesso; tutto procede nelle norma fino a quando l'agente 'Cruise' viene accusato di omicidio. Bloccato per 14 anni a causa di una contesa legale e circolato in Italia solo in forma 'clandestina', arriva per la prima volta sul grande schermo Le grand bleu di Luc Besson. Film antecedente ai più celebri Nikita e Leon, impose, attraverso le imprese subacquee di Jacques Mayol e Enzo Majorca, il nome di Besson all'attenzione del grande pubblico di tutto il mondo. Premiato a Berlino con l'Orso d'Argento, Laissez-passer segna il ritorno di un altro grande autore, Bertrand Tavernier. Ambientato nella Parigi occupata dai nazisti, Laissez-passer racconta la vera storia di alcuni cineasti costretti per sopravvivere ad agire all'interno del sistema del Reich. A un anno dai fasti de Il favoloso mondo di Amelie, torna Audrey 'Amelie' Tautou, tenendo a battesimo l'esordiente Laetitia Colombani, nella commedia sentimentale M'ama non m'ama, storia di una giovane pittrice innamorata di un cardiologo (il Samuel Le Bihan de Il patto dei lupi) e disposta a tutto pur di averlo. Sempre ambientato nel periodo della Seconda guerra mondiale, è Dark blue world di Jan Sverak, premio Oscar nel 1997 per Kolya; storia di amore e di guerra Dark blue world racconta le vicende di Frantisek e Karel, piloti dell'aviazione ceca, alle prese con gli orrori del conflitto e con la passione per una donna. Dall'Australia arriva invece The tracker di Rolf De Heer (autore di Bad boy Bubby), racconto del viaggio che una guida aborigena dovette intraprendere nel 1922 nell'outback australiano, insieme a 3 poliziotti, sulle tracce di un ricercato. Presentato in Concorso all'ultima Mostra di Venezia, The tracker rivolge lo sguardo sulla realtà spesso dimenticata degli aborigeni australiani e sulle problematiche razziali ad essa legate. Dall'Italia arriva invece un piccolo film in costume, Il diario di Matilde Manzoni, diretto dall'attore teatrale Lino Capolicchio, sulla storia della figlia dell'autore de I promessi sposi.

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