I vincitori del Bif&st 2024

Il mio posto è qui vince il premio alla miglior regia italiana, miglior attrice Ludovica Martino. Veit Helmer premiato per la miglior regia internazionale per Gondola

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La 15ª edizione del Bif&st si è conclusa il 23 marzo con la consegna dei premi maggiori della competizione. Nella sezione competitiva ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano, il premio alla miglior regia è andato a Cristiano Bortone e Daniela Porto per Il mio posto è qui, un film premiato, si legge nella motivazione della giuria, ”per aver raccontato con forza, semplicità e rispetto una storia esemplare di emancipazione e lotta al pregiudizio in un luogo e in un tempo apparentemente lontani”.

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La protagonista Ludovica Martino è stata premiata come miglior attrice ”per aver illuminato l’intero film e aver interpretato con credibilità ed emozione la figura di una donna che, contro ogni possibilità, riesce a prendere in mano la sua vita”. La pellicola racconta una storia ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra.

Antonio Folletto, protagonista di SottoCoperta di Simona Cocozza, ha vinto invece il premio per il miglior attore, ”per aver interpretato con delicatezza e credibilità il protagonista di una favola moderna”. La storia del film ha al centro Fiorenzo, trentenne ingenuo e solitario, sogna di viaggiare ma non ha fondi economici per farlo: si barrica in casa fingendosi in vacanza ai Caraibi. E qui arriva Matrona, ex prostituta in cerca di rivalsa. Una menzione speciale è stata riservata alla fotografia di Duccio Cimatti per il film Zamora di Neri Marcorè, ”per aver illuminato gli anni ’60 con una luce che rimarrà impressa nel nostro immaginario”.

Nella sezione internazionale, la giuria del Panorama Internazionale ha premiato Veit Helmer come Miglior Regista per il film Gondola, ambientato nelle montagne georgiane. ”Per la miscela di gioco e seduzione che in una Georgia bucolica e chagalliana ritrova l’incanto del cinema muto e la fuga in avanti dell’innamoramento, complici due deliziose attrici, Nino Soselia e Matilde Irmann, e la aerea confidenza nel primato dell’immagine sulla parola”.

Il premio per la Miglior Attrice Straniera è stato assegnato a Dale Dicke per il film The G di Karl R. Hearne, con la seguente motivazione: ”Il coraggio e l’ostinazione con cui tiene insieme l’estrema durezza e una segreta, perversa, tenerezza plasmando l’eroina più sorprendente di un concorso, mai come quest’anno, ricco di figure femminili chiamate a riempire i vuoti sempre più profondi della nostra scena sociale”.

Il Premio Internazionale Bif&st 2024 al Miglior Attore è stato invece conferito a Moussa Sylla per il film El Salto di Benito Zambrano. Ibrahim è arrivato in Spagna dalla Guinea ma ora le sue radici sono a Madrid, dove vive con Mariama e lavora come muratore Un giorno la polizia lo ferma e Ibrahim, che non ha il permesso di soggiorno, viene deportato. Da quel momento il suo unico obiettivo sarà tornare in Spagna. Il film è stato premiato per la ”la capacità di restituirci, con il suo volto indimenticabile, la tragica avventura collettiva di una fuga che ci riguarda da vicino e che il cinema ipoteca con la sua forza morale disegnando un orizzonte sociale che si fa ogni giorno più lontano e più vicino”.

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