Il Centro Sperimentale acquisisce l’archivio di Tinto Brass
La Cineteca Nazionale annuncia il deposito dell’archivio personale del regista mettendolo a disposizione di spettatori e studiosi

Tinto Brass compie novant’anni domenica e, in occasione del suo compleanno, il Centro Sperimentale di Cinematografia annuncia il deposito del suo archivio personale presso la Cineteca Nazionale e la Biblioteca Luigi Chiarini. Il Fondo Tinto Brass consta nelle copie delle pellicole dei suoi film, includendo le opere di montaggio degli esordi fino ai lavori più recenti. A ciò vanno aggiunti i 250 faldoni di materiale comprendenti soggetti, proposte di film, diari di lavorazione, materiali per film non finiti o non realizzati. È stato curato per decenni dallo stesso Brass, salvo poi il riordino e l’ultima catalogazione da parte della moglie Caterina Varzi. L’importanza di questa documentazione è connessa alla possibilità di analizzare l’intero processo creativo del cinema di Brass in tutte le sue fasi cinematografiche.
Alberto Anile, conservatore della Cineteca Nazionale, ha affermato: “Brass è conosciuto soprattutto per il genere erotico…ma il suo cinema ha in realtà toccato tutti i generi, dalla commedia al western, influenzato dalla Nouvelle Vague e da Roberto Rossellini, del quale fu montatore, e dotato di un approccio anarchico e umoristico singolarissimo. Il Fondo Tinto Brass consentirà di mettere finalmente a fuoco la figura di questo vulcanico e controverso autore, capace di incidere non solo sul cinema ma anche sulla società e sul costume”.
Dopo la sistemazione e la catalogazione, la Cineteca Nazionale metterà a disposizione di studiosi e spettatori l’intero materiale.