Il picchettaggio degli sceneggiatori italiani a sostegno della WGA
L’associazione degli sceneggiatori italiani (WGI) annuncia un picchetto, mercoledì 14 giugno, presso la Casa del Cinema di Roma a sostegno dei diritti di categoria in Europa e nel mondo
Il WGI il 14 giugno, in contemporanea con Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia e Spagna, manifesterà il proprio sostegno alle rivendicazioni dei colleghi statunitensi.
Dopo l’incontro tenutosi a Bruxelles tra le due più importanti associazioni rappresentative degli autori europei (FSE – Federazione degli Sceneggiatori e FERA – Federazione dei Registi), la Writers Guild Italia (WGI) annuncia un picchettaggio a sostegno dello sciopero avviato dai colleghi statunitensi. La manifestazione è prevista per il 14 giugno. Il picchetto si svolgerà davanti la Casa del Cinema di Roma. Durante l’incontro è stata ribadita più volte l’unanimità delle rivendicazioni che accomunano gli sceneggiatori di tutto il mondo di fronte alle corporation dello streaming.
I motivi della protesta sono i seguenti:
1. Solidarietà e no al dumping, che di fatto esclude gli sceneggiatori da ogni forma di ricavo o guadagno rispetto alle opere da loro create
2. Regolamentazione dell’AI (intelligenza artificiale), che, se non gestita, rischia di danneggiare la classe media degli sceneggiatori
3. Trasparenza, ossia condivisione e accessibilità dei dati reali dello streaming
4. Piattaforma Globale: definizione di un accordo quadro globale tra le corporation della produzione e gli sceneggiatori, che tenga conto delle esigenze di questi ultimi in tutti i Paesi del mondo.
Lo sciopero in America da parte della WGA (Writers Guild of America) è in atto dal 2 maggio. A seguito delle trattative fallite con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, associazione tra le più importanti società di produzione televisive e cinematografiche, gli sceneggiatori hanno interrotto il normale svolgimento del lavoro per rivendicare trattamenti più dignitosi per gli sceneggiatori e una maggiore tutela dei loro diritti.