Se ne parla da settimane, con anticipazioni un po' ovunque. Ormai si sa quasi tutto su Kill Bill – Vol. 1, tanto che già si aspetta l'uscita del Vol. 2. Il "guru del pulp" Quentin Tarantino scrive, dirige e produce una storia di donne killer dagli strani nomi, sanguinarie assassine esperte di arti marziali e una sposa, "la sposa", bella e vendicatrice con il volto di Uma Thurman.

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Si ispira all'Oriente anche il regista italiano Ermanno Olmi, che ne porta in scena la delicatezza e la poesia. Il teatro cinese, un misto tra incanto e sessualità, scoperto da un occidentale: è quello che accade al regista, allo spettatore e al protagonista stesso nella magia del favolistico Cantando dietro i paraventi.

Questa settimana vengono soddisfatte anche le attese di chi, appassionato di videogame o semplicemente curioso, potrà finalmente assistere al secondo episodio della saga ispirata alle atmosfere tridimensionali di Tomb Raider  e alla sua protagonista Lara Croft. Di nuovo nei panni della coraggiosa ed esperta archeologa, Angelina Jolie è alla ricerca nientemeno che del vaso di Pandora, diretta da Jan de Bont nel nuovissimo Tomb Raider 2 – La culla della vita.

A riportare tutti con i piedi per terra per raccontare l'America di oggi, arrabbiata e spaventata, ci pensa invece Clint Eastwood che, ispirandosi ad uno dei thriller dell'autore Dennis Lehane, scava nell'interiorità di tre uomini, tre amici, sconvolti dal brutale omicidio della figlia di uno di questi. Protagonisti eccellenti (Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon) e una colonna sonora composta dallo stesso Eastwood sono alcuni dei principali tratti di Mystic River.

La città è sempre al centro anche dei pensieri di Paolo Virzì, che nel suo ultimo film Caterina va in città ne racconta l'aspetto utopistico, quello che solo una famiglia in fuga dalla soffocante provincia può attribuirle. Ultimo passo verso un traguardo di realizzazione sociale o ennesima prova della distanza tra due mondi? Caterina, giovane e ingenua, è la chiave di tutto, in un universo variopinto di personaggi e comparsate.

Infine, fra tanti grandi nomi ne spunta uno che pur avendo spesso prestato la propria penna al grande schermo, è solitamente noto per creazioni di tipo differente. Si tratta del poeta italiano Tonino Guerra che, prendendo spunto dalla fallimentare campagna napoleonica, racconta una storia dedicata ai più piccoli. Nasce così la sceneggiatura di Il cane e il suo generale, ovvero l'amicizia tra un simpatico quadrupede di nome Bonaparte e un ex comandante russo autore della disfatta.

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