L’uomo senza colpa, di Ivan Gergolet

Un film di grande impatto emotivo, capace di esprimere una drammatica e potente sofferenza psicologica e fisica tra i vari interpreti. Notevole la prova di Valentina Carnelutti

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Angela (interpretata da un’ispiratissima Valentina Carnelutti) è una fisioterapista in un centro riabilitazione e scopre che tra i degenti c’è un suo amico di infanzia, nonché ex datore di lavoro di suo marito, morto per avvelenamento da amianto. Angela vede in quell’uomo, ridotto per una grave malattia a letto, il primo responsabile della morte del marito e così anche la sua amica del cuore Elena (Rossana Mortara) che ha il consorte in fin di vita sempre per esposizione allo stesso maledetto elemento tossico. Viene assunta dal figlio del degente imprenditore come badante a casa e subito nasce il suo desiderio di vendetta.

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Girato In Trentino-Alto Adige, ai confini con la Slovenia, il primo lungometraggio fiction di Ivan Gergolet, autore in passato del doc Dancing with Maria, presentato alla Settimana della Critica di Venezia del 2014 e nominato come migliore documentario europeo agli European Film Awards nel 2015, ha vinto il premio come miglior film della sezione dedicata al cinema italiano al BIF&ST 2023 di Bari.

Si tratta di un’opera senza dubbio di grande impatto emotivo, capace di esprimere una drammatica e potente sofferenza psicologica e fisica tra i vari interpreti. C’è sicuramente nella volontà del regista e dei suoi attori l’intenzione di mostrare i propri sentimenti attraverso gli sguardi, attraverso il linguaggio del corpo, a volte martoriato, a volte carico di rabbia e desideroso di esplodere, per far conoscere la propria condizione resa silente per alcuni dai soprusi subiti, per altri dalla mala sorte. La storia raccontata è quella purtroppo di tanti altri che per motivi diversi hanno dovuto fare i conti con l’amianto e davvero forte in tal senso è la prima sequenza in cui ci si trova in un’onirica aula di tribunale sui cui banchi degli imputati, della giuria e del pubblico si è posata quella sottile quanto mortifera polvere. È il sogno/incubo di Angel,a che avrà altre brevi allucinazioni di raccordo nella ricostruzione della vicenda, fino all’atto conclusivo in cui L’uomo senza colpa diventa in effetti una sorta di redenzione collettiva, probabilmente un po’ troppo frettolosa, diciamo pure non convincentemente risolta. Resta però la capacità di raccontare in sottrazione, la forza di inoltrarsi nelle pieghe e piaghe del dolore delle dinamiche relazionali e umane. E resta sicuramente anche nell’animo il desiderio di presentare l’assenza di un corpo, l’assenza di una voce, l’assenza di un’immagine, cercando calore, cercando quella fuga dalla gabbia della malattia e del destino, del tormento senza tregua.

 

Regia: Ivan Gergolet
Interpreti: Valentina Carnelutti, Branko Zavrsan, Livia Rossi, Enrico Inserra, Rosanna Mortara, Alessandro Bandini
Distribuzione: Arch Distribuzione
Durata: 112’
Origine: Italia, Slovenia, Croazia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
Sending
Il voto dei lettori
5 (1 voto)
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