Molière in bicicletta, di Philippe Le Guay
Una commedia sul teatro e sul mestiere dell’attore, tra repentini passaggi dalla realtà alla finzione: un cinema di pura scrittura che vuole divertire lo spettatore, e per farlo decide di percorrere la strada dell’arte e della cultura. Senza mai osare, senza mai intromettersi nel combattimento quasi fisico tra i suoi due attori, Le Guay segue fedelmente i personaggi e le loro gesta, realizzando un film garbato e sottovoce. Forse persino troppo

Una commedia sul teatro e sul mestiere dell’attore, tra repentini passaggi dalla realtà alla finzione che, in alcuni momenti potrebbe persino richiamare Venere in pelliccia di Roman Polanski: senza mai osare, senza mai intromettersi nel combattimento tra i due, Le Guay segue fedelmente i suoi personaggi e le loro gesta, realizzando un film garbato e sottovoce. Persino troppo: Molière in bicicletta prosegue liscio e dritto senza mai scalfire, risultando forse un cinema troppo controllato, quasi comandato a distanza. Un cinema di pura scrittura che vuole divertire lo spettatore, e per farlo decide di percorrere la strada dell’arte e della cultura. Forse solamente per questo andrebbe difeso, almeno timidamente; perché appare davvero come un esempio di commedia fuori dai canoni ai quali è ormai abituato lo spettatore italiano. Alieno da volgarità e da bassezze triviali, corretto nella forma (per quanto, come detto, fin troppo tradizionale) e con un occhio costantemente rivolto alla bellezza del sapere e della conoscenza. Quanto basta per conciliare correttamente intelligenza e sorriso.
Titolo originale: Alceste à byciclette
Interpreti: Fabrice Luchini, Lambert Wilson, Maya Sansa, Camille Japy, Ged Marlon, Sté phan Wojtowicz, Annie Mercier, Christine Murilli, Edith Le Merdy, Patrick Bonnel
Origine: Francia, 2013
Distribuzione: Teodora Film
Durata: 104'