L'ARTICOLO DELLA SETTIMANA
VIDEO: "La linea tra girato e reale è invisibile" – incontro con Abel Ferrara e Willem Dafoe

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Acting! Corso Trimestrale Recitazione Cinematografica, dal18 marzo

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L'intervista in esclusiva rilasciata ad Annarita Guidi e Sergio Sozzo da Abel Ferrara e Willem Dafoe in occasione della presentazione di Go Go Tales a Roma mercoledì 18 Giugno 2008. VIDEO
“Go Go Tales”, di Abel Ferrara
Maledetto cinema, da tenere a distanza, nella tormenta. Ferrara, e’ l’anima contemporanea dello sguardo perso nel vuoto, dello sguardo ritrovato per un’istante e poi ricaduto sul cuore. Brut(t)o del cinema che ci scaraventa nella natura malefica dell’immagine, prefiggendosi una linea dolce, perdendosi nel tempo misero perche’ sempre a mancare. Presentato fuori concorso al 60° Festival
SPECIALE SHYAMALAN
E VENNE IL GIORNO
Nessun appiglio, nessun approdo, nessuna risposta, ma solo domande, ecco che cos’è il cinema di M. Night Shyamalan. Ecco perché in questo cinema i corpi sono esposti a brivido e paura: l’uomo posto di fronte alla verità della sua fragilità è timore e tremore
SPECIALE “E venne il giorno” – Lontano giace il mondo perso in un abisso profondo…
Il signore della notte, che invoca la luce del giorno, scopre la lontananza perduta, parola prossima a ricordanza, come il salire di un’immagine antica verso una nuova presenza, verso un nuovo tempo. Il tempo del cinema catastrofico, poetico, del candore ed anche romantico, che vede qualcosa che nessun altro riesce a vedere, e la chiama reale, che ritarda l’inquadratura, indugia sul potere del pubblico, lo fomenta, lo insegue. Shyamalan salvato da Mario Rigoni Stern…
SPECIALE “ E venne il giorno” – Un evento irripetibile
Ecco l'evento: se un giorno improvvisamente le api dovessero estinguersi a quale fenomeno imputeremmo la loro scomparsa? Dovremmo ammettere che non esiste una risposta. Perché semplicemente non è dato all'uomo di conoscerla. Se questo è l'inizio di un percorso razionale, di Scienza, eppure il protagonista Mark Wahlberg riconosce la presenza di un limite. The Happening è la figurazione stessa di questo limite
SPECIALE “E venne il giorno” – La via della salvezza
In questo mondo ci si salva solo in Tre, padre, madre, figlia. I Due che si ricongiungono per ridare forma alla perfezione dell’Uno, fisso ed eterno oltre ogni contrarietà e opposizione, principio di vita e morte. Ritorniamo ad essere una cosa sola già qui, ora. Almeno per un istante. Anche se il tempo ritornerà al suo ciclo, qui, a Philadelphia, a Parigi, in ogni luogo
Fuga dall’ignoto potentissima in un film di straordinario impatto visivo ed emotivo, il migliore realizzato da Shyamalan fino ad oggi. La follia e l’irrazionale, vengono resi ancora più inquietanti da un meccanismo della ripetizione che il regista, rispetto al passato, gestisce con una maturità e un equilibrio assoluti. L’opera oltrepassa poi i territori della fantasy e dell’horror scivolando verso derive mélo di straripante intensità
SPECIALE “E venne il giorno” – Scolpire il vento
Ormai non ci si illude neanche più che la catastrofe sia solo fuori dal proprio guscio isolato. Non c'è nemmeno più, il guscio isolato: fuori dai villaggi e dai condomini, un peregrinare senza sosta da non-luogo a non-luogo. E soprattutto, una vera e propria pedagogia del fuoricampo
E venne Shyamalan, verrebbe da dire: il suo cinema finalmente ha preso il suo posto (già nel finale di Lady in The Water), nel gioco di ruolo del vedere. E quanto gli è vicino il più importante film di George Romero dai tempi di Night of the Living Dead, così simile in questo suo totalizzante slancio verso la più assoluta negazione di ogni idea di tempo, di tempi, di temporalità, e la decisa rivendicazione della sopravvivenza unica e sola dello spazio – world wide web.
GLI ALTRI ARTICOLI
“L’incredibile Hulk”, di Louis Leterrier
E’ probabile che questo sia ad oggi il film più bello del magnifico Leterrier, sicuramente l’allievo più portato della scuderia Besson. Ma non è questo il punto. Non stavolta – nemmeno stavolta. Stan Lee sta portando al cinema la serialità infallibile del suo universo a fumetti, e niente pare più poterlo ostacolare. C’è bisogno di compiti che vadano assolti con il massimo della professionalità, della funzionalità, del profitto.
I FILM IN IN DVD DELLA SETTIMANA (dall’11 al 17 giugno)
Escono questa settimana Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street (in doppio dvd), L’allenatore nel pallone 2, Vite difficili, Tutte pazze per Charlie, Idiocracy. Spazio anche al cinema classico e d’autore con King Vidor (Bird of Paradise), Philippe Garrel (Innocenza selvaggia), Stanley Donen (Royal Wedding), Federico Fellini (Roma), la trilogia diChang Cheh (One Armed Swordman e Return of the Armed Swordman, New One Armed Swordman), Gianni Franciolini (Villa Borghese)
ARCIPELAGO 16 – Che Guevara, il corpo e il mito
Il documentario ripercorre i momenti che precedettero e seguirono la morte del Che con testimonianze e filmati dell’epoca. Si concentra poi sugli scavi che furono fatti nel 1997 per ritrovare i suoi resti che si credevano perduti. Non il ritratto del famoso rivoluzionario, quanto il tentativo di ricostruire alcune parti della sua storia, quelle che lo videro vittima dell’imperialismo e che consegnarono la sua immagine alla mitologia rivoluzionaria.
Box Office USA: Hulk rules!
Ancora un week-end all'insegna della Marvel. Un altro personaggio partorito dalla mente di Stan Lee sale in vetta alle classifiche americane, e questa volta è toccato a The Incredible Hulk strapazzare gli avversari con 55 milioni di dollari. Per Kung Fu Panda e The Happening, pure penalizzato da una distribuzione non all'altezza dell'avversario, contro il Golia verde non c'è stato niente da fare.
"14 anni vergine", di Christian Charles
Se il sogno di ogni nerd si realizzasse, probabilmente il fatto di diventare la star del proprio liceo si rivelerebbe essere il peggior incubo della sua vita. 14 anni vergine cerca il suo posto nella commedia indipentente alla Juno, strizzando l'occhio ai freaks di Judd Apatow. Gli manca l'irriverenza, ma non il candore con cui affronta la contraddizione di ogni emarginato: essere rifiutati per quello che si è, oppure essere accettati per quello che non si è?
DVD – “After the Sunset”, di Brett Ratner
Un mosaico palpitante, sensuale ed esplosivo di generi e di deviazioni, che si confondono e s’intrecciano in un gioco di specchi perfettamente orchestrato e all’interno del quale Brett Ratner continua a moltiplicare gli sconfinamenti imprevisti. Da 01 Distribution un’edizione di grande qualità e ricca di contenuti speciali
DVD – "Madri", di Barbara Cupisti
Presentato alla Mostra il documentario sul conflitto israelo-palestinese, raccontato dal punto di vista delle madri ebree e arabe: testimoni dolorose del destino di morte che ha toccato i loro figli, ma, forse, punto di partenza per una nuova prospettiva di pace. Da 01 Distribution
Una montagna russa di stili che si intrecciano e deragliano nel caotico marasma delle scene d'azione, ovviamente girate dallo stesso Chang in persona. Ritmo, ritmo e ancora ritmo condito con una sana dose di ironia asiatica, a tratti fortemente grottesca. Edita DNC
L’ANGOLO DI CINEMAFRICA – “Mange, ceci est mon corps” di Michelange Quay: Ultimo balletto cannibale
L’afrohaitiano Michelange Quay era molto atteso alla prova del primo lungometraggio, Mange, ceci est mon corps (2007), presentato in anteprima mondiale a Toronto, e poi via via al Sundance, a Rotterdam, Hong Kong, Edimburgo, New York, Miami – dove ha vinto il Gran Premio della Giuria – fino a sbarcare a Cannes, all’interno della rassegna organizzata dall’Association du Cinéma Indépendent pour sa Diffusion (ACID) – VIDEO TRAILER
LIBRI DI CINEMA – “Come si guarda un film”, di Angelo Moscariello
Una ricognizione dei diversi modi di guardare un film, destrutturato nelle sue parti (sceneggiatura, regia, fotografia, scenografia, recitazione, montaggio), con la lente del critico, dello spettatore, dello storico, dello studioso, dell'artista. (Dino Audino editore
Sorprendente l’esordio di Cabezudo. Più che un thriller classico, una cupa parabola sull’inestricabilità del caso e la caducità morale, spietato mosaico di un’umanità passiva e spregevole, dove il meccanismo narrativo “a incastro” viene supportato da una regia classica ed essenziale che evita di cadere nella miscela ricattatoria di un regista spesso furbo e sopra le righe come Inarritu
“Feel the Noise – A tutto volume”, di Alejandro Chomski
Si può sperare sulle possibilità di un regista pro interesse culturale di Porto Rico? Ma Il regista Alejandro Chomski è argentino, di Buenos Aires. Abbastanza giovane, trentanove anni, per filmare con la necessaria freschezza gli umori giovanili, immersi nella musica Reggaeton. Produce Jennifer Lopez.
“Corazones de mujeres”, di Kiff Kosoof (Davide Sordella, Pablo Benedetti)
Zina, marocchina che vive in Italia, chiede aiuto a Shakira, un sarto travestito, per risolvare il suo problema: ha paura di sposarsi perche’ non piu’ vergine. Shakira le propone un dottore a Casablanca che compie operazioni chirurgiche per “ristabilire” la verginita’. Particolare “road movie” italiano, pensato per Almodovar e compiaciuto tra il “free cinema” e il docufiction . Presentato nella sezione “Panorama” al 58° Festival di Berlino
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