RoFF18 – Giuseppe Tornatore presenta Il Camorrista – La serie

Realizzata nel 1985 e data per perduta, riappare la serie tratta dall’omonimo film di Tornatore, in una edizione restaurata. il regista racconta i giorni dei suoi esordi alla stampa della Festa

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Giuseppe Tornatore ha presentato oggi al Roma Film Festival, il restauro della sua serie Il Camorrista, realizzata nel 1985. La serie in questione venne infatti, realizzata parallelamente al film, entrambi montati e conclusi, ma la serie non venne mai trasmessa e se ne persero le tracce. Il regista Giuseppe Tornatore spiega che il lavoro di restauro è stato per lui un’occasione, in quanto “avere l’opportunità di migliorare le cose è un privilegio”. In particolar modo, lui e la sua troupe si sono dedicati alla componente post-produttiva, quindi al miglioramento della qualità del suono e del colore, al fine di ridare vita ad un progetto, che per tanti anni era scivolato nel dimenticatoio. Nonostante l’opera sia stata realizzata più di trent’anni fa, la modernità delle inquadrature e la struttura narrativa, la rendono affine alle serie prodotte e distribuite oggi tramite le piattaforme. Realizzata in tempi di crisi e di poche produzioni, un giovanissimo Tornatore riuscì comunque a dare vita ad una storia di cui non si era ancora trattato abbastanza: “Si sapeva poco sulle organizzazione criminali, […] questi gruppi criminali finivano per apparire infallibili. […] C’era stato Il Padrino, che ti faceva vivere la cosa dall’interno, ma non mostrava la nascita o l’evoluzione, fattori presenti invece nel libro “Il Camorrista” di Giuseppe Marrazzo.”

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Queste sono le parole del regista, che spiega come il libro in questione, sia riuscito ad ispirare il suo film e di quanto il rapporto instaurato con lo stesso giornalista, sia stato illuminante e stimolante per il suo percorso registico.

Questa serie nasce così da situazioni ed eventi che ci riguardano ancora oggi e da un’esigenza registica viscerale: “parlare di una tematica di tale portata, per riuscire in qualche modo ad affrontarla, senza girarci intorno, ma semplicemente raccontando i fatti realmente accaduti. Riprendendo in mano la serie ho trovato i difetti del film d’esordio di un ragazzo, ma anche tanta passione e impegno” prosegue Giuseppe Tornatore, che ricorda le sue prime esperienze da regista, in cui l’incontro con personaggi di un certo calibro, come il sopracitato Giuseppe Marrazzo e il produttore Goffredo Lombardo, gli hanno consentito di cogliere occasioni rilevanti e di guadagnarsi la fiducia dei suoi collaboratori. Questo ci viene confessato dallo stesso Tornatore, che ammette di non essere “mai stato limitato a fare le cose solo perché esordiente”, ma anzi di essere stato indirizzato e aiutato.

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