Straight Outta Compton, di F. Gary Gray
F. Gary Gray parte da qui e racconta in 140’ sfrenati e molto intensi la parabola dei N.W.A, il gruppo che cambiò per sempre il panorama del gansta rap

Gli americani hanno avuto il loro Neorealismo, anche se in Europa se ne sono accorti in pochi. Non ha interessato tanto il cinema o la letteratura quanto la musica: il rap ad esempio e in particolar modo il gangsta. Verso la fine degli anni ’80 rivoluziona completamente il genere nei contenuti dei testi, nell’efficacia ritmica, nella potenza mediatica di un sound e di una rabbia che venivano direttamente dalla strada abbattendo parametri musicali e cliché socioculturali. La realtà nuda e cruda divenne musica e brani come Boyz ‘n the Hood o Fuck the Police incendiarono le classifiche come i marciapiedi dei ghetti dove erano tanti i “fratelli” nigger costretti a sopravvivere tra povertà, guerre tra bande e soprusi polizieschi. F. Gary Gray – da anni cineasta purissimo e sottovalutato – parte da qui e racconta in 140’ sfrenati e molto intensi la parabola dei N.W.A, il gruppo che cambiò per sempre il panorama del gansta rap grazie al talento, all’ambizione e all’intuito imprenditoriale di personaggi come Dr. Dre, Ice Cube ed Eazy-E.
Ecco la macchina da presa illuminata dal sempre straordinario Matthew Libatique incunearsi di notte nei vicoli di Compton (Los Angeles) dove il poco più che ventenne Eazy-E spaccia droga tra i tossici. Il film inizia infatti dalle origini della band. È il 1986 e grazie a un po’ del suo denaro – di dubbia provenienza – Eazy-E fonda l’etichetta Ruthless Record e incide i primi brani scritti dal paroliere Ice Cube e prodotti dalla sensibilità ritmica di Dr. Dre con la collaborazione di Dj Yella. Nascono i N.W.A., acronimo per Niggaz with Attitudes, con il loro slang, la violenza verbale e gli attacchi alla polizia. Il brano Fuck the Police viene censurato da alcune radio e proibito in certe città del Paese. A Detroit durante un concerto la polizia li arresta scatenando quasi una rivolta popolare. MTV si accorge di loro, fioccano i premi e i dollari, nonché dispendiosi tour americani consumati in risse, cocaina, alcol e puttane, ma proprio sul più bello qualcosa si inceppa. Il manager bianco Jerry Heller tutela economicamente Eazy-E e trascura gli altri. E allora inizia il declino. Nel 1990 Ice Cube lascia il gruppo e prosegue una carriera solista formidabile, con interessanti deviazioni cinematografiche (Boyz ‘n the Hood, L’università dell’odio, Three Kings, Fantasmi
da Marte). Anche Dr. Dre si mette in proprio, fonda le Death Row Records prima e la Aftermath Records poi. Implosi nella faide interne a inizio anni ’90 i N.W.A. si sciolgono. Il sogno dei ragazzi di Compton si sfalda, schiacciato dagli individualismi e dalle regole dello showbusiness. La malinconica reunion si ha solo al capezzale di Eazy-E, ucciso dall’AIDS nel 1995.
Come un consumato freestyler delle immagini Gary Gray dona al film un ritmo forsennato, a metà strada tra il biopic musicale e il gangster movie. E qui nei raccordi di montaggio e nell’energia delle tante scene corali e dei rallenti, sembra davvero di trovarsi davanti al miglior Antoine Fuqua (ma anche ovviamente John Singleton) e del primo Spike Lee. L’amicizia di quartiere si frantuma sotto i colpi di un sogno americano governato dal successo e dal dio dollaro, dentro un mondo dello spettacolo in cui improvvisamente il confine tra arte e criminalità si fa impalpabile. La narrazione ha il merito di non ripulire i protagonisti dalle proprie ambiguità, anche se – forse un po’ frettolosamente – sorvola sugli omicidi di Tupac Shakur e The Notorious BIG. Straight Outta Compton – che prende il titolo dal primo album dei N.W.A. – scorre via sotto il peso del piombo, dello scratching, del beat, dell’insulto che diventa linguaggio e lotta al Sistema. Ma è anche un ritorno, poco nostalgico e molto asciutto, sulla società americana dei primi anni ’90, con il drammatico pestaggio a Rodney King e i successivi riots di Los Angeles che diventano improvvisamente il rispecchiamento di un’America contemporanea falcidiata dalle rivolte a Ferguson e Baltimora. Tanta materia raccontata alla grande. Avercene di registi come F. Gary Grey.
Titolo originale: id.
Regia: F. Gary Gray
Interpreti: Corey Hawkings, Jason Mitchell, O’ Shea Jackson Jr., Paul Giamatti
Distribuzione: Universal
Durata: 150′
Origine: Usa 2015
Genere: biografico