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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
La vita nascosta – Hidden Life, di Terrence Malick
È un film difficile, a tratti una specie di tormento. Ma solo perché, finalmente, la scissione che Malick si sforza di ricomporre è quella tra il suo cinema e il nostro sguardo
Archivio tag: bruno ganz
Il cielo sopra Berlino, di Wim Wenders
La leggera invisibilità dell’angelo. La necessaria pesantezza dell’uomo. Tutto Il cielo sopra Berlino vive di questa dicotomia apparentemente non ricomponibile. Wim Wenders cerca un punto di vist
LAVORI IN CORSO. Malick, De Niro, Nicolas Cage, Eddie Murphy, Piccole Donne
Nessun nome roboante del mondo hollywoodiano nel cast del nuovo film di Terrence Malick che, presentato in concorso allo scorso Festival di Cannes, ha finalmente una data ufficiale: A Hidden Life, Una
#Locarno72 – Il programma del Festival
Presentato il ricchissimo programma del 72° Festival di Locarno, 7/17 Agosto, che contiene sezioni competitive (Piazza Grande, Concorso Internazionale...), ed altre non competitive e parallele.
#Cannes2019 – A Hidden Life, di Terrence Malick
È un film difficile, a tratti una specie di tormento. Ma solo perché, finalmente, la scissione che Malick si sforza di ricomporre è quella tra il suo cinema e il nostro sguardo. Concorso
Cinema Svizzero a Venezia 2019 – Fortuna, di Germinal Roaux
Il film del regista svizzero, su una ragazza migrante che cerca il suo posto al mondo, è fatto di contrasti, bianco e nero, luce e ombra, volontà e morale. Il film d'addio di Bruno Ganz
La casa di Jack, di Lars von Trier
Cinque incidenti e un epilogo nel corso di 12 anni con Matt Dillon serial killer. Alla provocazione subentra l'assuefazione. Con un gran finale che però non lo riscatta.
Bruno Ganz: il respiro, il colore, il sangue, l’amore
L'unico interprete in grado di materializzare un'inquietudine e uno spaesamento anche solo attraverso il fiato, i bisbigli, il silenzio e le ombre. Il profilo sull'attore scomparso sabato scorso
La casa di Jack. Incontro con Matt Dillon
In occasione dell'uscita italiana de La casa di Jack di Lars von Trier del il 28 Febbraio, Matt Dillon racconta del del suo personaggio e ricorda il partner di set Bruno Ganz, scomparso da poco
L’amico americano, di Wim Wenders
Un film sulla condizione di terminalità dell’esistenza umana dal romanzo Ripley's Game della Highsmith. Che regala il meglio di sé nelle scene d'azione. In sala in versione restaurata
#Cannes2018 – The House That Jack Built, di Lars Von Trier
Cinque incidenti e un epilogo nel corso di 12 anni con Matt Dillon serial killer. Alla provocazione subentra l'assuefazione. Con un gran finale che però non lo riscatta. Fuori concorso
The Party, di Sally Potter
Il grande freddo della sinistra inglese con una commedia domestica perfettamente congegnata. L'eleganza dei dialoghi e della fotografia non può evitare una confessione stantia.
#Berlinale2017 – The Party, di Sally Potter
Il grande freddo della sinistra inglese con una commedia domestica perfettamente congegnata. L'eleganza dei dialoghi e della fotografia non può evitare una confessione stantia. In concorso
Werner, Klaus & Bruno: vite e cinema di Herzog
Lunedì 5 dicembre alle 20.30, la studiosa Grazia Paganelli esplorerà l'intreccio esistenziale e artistico che ha legato il regista tedesco a due attori Klaus Kinski e Bruno Schleinstein.
LAVORI IN CORSO. Padovan, Dominedò, Radford/Bocelli, R.O.D., Landis, Von Trier/Dillon
Questa settimana i nuovi film di Padovan e Dominedò, il biopic di Radford su Andrea Bocelli, la serie R.O.D, il remake di Landis Jr e news dal set dell'ultimo film di Lars Von Trier con Matt Dillon
Giovanni Segantini – Magia della luce, di Christian Labhart
Un ritratto prezioso, appassionante e rigoroso del maestro di origini trentine, tra le figure più carismatiche della pittura europea di fine Ottocento: anarchico, emarginato, clandestino…
Le uscite al cinema del weekend
Tra le novità Batman v Superman: Dawn of Justice, La macchinazione, Un momento di follia, Un paese quasi perfetto, Heidi, Land of Mine e Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Heidi, di Alain Gsponer
Resta troppo in testa la popolare serie tv giapponese di Takahata. E questa versione non inventa e non tradisce in un film che aveva più bisogno di aria. Ma Bruno Ganz è portentoso
